Poesia
Filo spinato

di Claudio Coppini


Cari amici della poesia e della riflessione sulla vita che siete vicini a Radio Rvs Firenze, a me a Roberto, voglio condividere con voi...
Caro Fancesco Piobbichi 
dal tuo graffiante splendente disegno e dal tuo impegno diretto per questa infinita, invisibile tragedia umana, in queste ore è  venuto fuori questo...
 
Filo spinato
Lunghi fili d'acciaio
tirati sull'acqua, risplendono.
È il miraggio di una autostrada 
a più corsie tra l'Africa e Lampedusa, verso la libertà.
Filo spinato sempre più teso, 
più  tagliente, per uomini, donne, bambini in fuga dalla fame e dalla guerra.
Per chi da quest'altra parte
lo guarda da anni sullo schermo nei tg,
è ormai convinto sia un video gioco. Ma non è così.
Automi di carne senza paura
s'arrampicano sul filo spinato come equilibristi-acrobati, pronti a tutto pur di giocarsi l'ultima, fuggente, speranza.
E quando credi di avercela fatta
sei lì per passare la frontiera...
Il filo spinato che ti tiene stretta la caviglia, come all' antenato la catena, si stringe sempre più. 
E a un tratto si riavvolge di scatto, frenetici attimi senza respiro, sei catapultato
fra onde senza anima.
Risucchiata dal mare l'ultima resistenza scompare un'altra vita, in mezzo all'indifferenza 
di chi volta le spalle agli SOS    e chi ormai confonde sempre più la realtà con un video gioco.
E dopo il game over 
è convinto perfino, 
che tutti i personaggi 
sono pronti a tornare 
in vita, in gioco,
in gioco in vita.
Secondo da che parte stai.



Lunedì 31 Agosto,2020 Ore: 13:33