Uomini donne bambini
a piedi nudi, scalzi

camminano su sentieri
d’acqua tagliente
privati di tutto.

Automi incarnati,
che si trascinano verso la vita.
E’ da quando sono nati
che disperatamente la cercano.
Ma per chi stremato fino al midollo,
non l’ha mai incontrata,
basta poco a scambiarla con la morte.

E' l’Esodo inarrestabile
di questa umanità dissanguata
che avanza senza tregua.
E per uno, mille, centomila
che sprofondano, altri arrivano.
Sono senza fine.
Loro sanno,
hanno un sogno, una meta,
e perfino un nome…
già un nome
che gli abbiamo dato noi:

clandestini.

Non li fermeremo,
non si fermeranno
finché e sarebbe la prima volta, (nella storia)
non troveremo il coraggio della tenerezza
per non girargli le spalle
e riconoscere che un solo nome

ci rappresenta tutti:
Umani!