Hasta la victoria siempre!

di Mario Pavan

Due poesie per i due simboli del popolo cubano


Poesie per due simboli del popolo cubano che hanno segnato il mondo insieme con tanti altri compagni uniti soprattutto alla fortaleza de todo el pueblo.
 
AVEVA IL MITRA…
Aveva il mitra in una mano allacciato alla spalla,
nell’altra mano reggeva la sua borsa di medico
e la mente in alto a carpire chissà quali segni e sogni .
Passava in meditazione a contemplare l’isola schiava
di un capitalismo corrotto fin dalle radici e quest’isola
per lui, figlio d’Argentina, sarà la sua patria per scelta.
Il mondo non l’ha capito ma giudicato sotto canoni
e schemi di comando, senza giusti tribunali .
E’ stato condannato come un Altro, come altri, tolti di mezzo.
Aveva il mitra in una mano allacciato alla spalla,
nell’altra mano reggeva la sua borsa di medico.
Parla ancora il suo messaggio, ultimo affetto d’addio.
Perché l’amicizia leale è sempre sacra per il CHE .
La sua casa sul mare di l’Avana guarda lontano
sotto il gigantesco Cristo di una Cuba di speranza.
 
A FIDEL
La Storia ti assolverà (forse) in un giorno di là da venire ,
leader maximo e compagnero del sogno vissuto, realtà
di già rivoluzione all’orizzonte di un mondo voluto
spaccato dopo la grande seconda inutile strage.
Hai vinto, alla fine, nel tuo parlare-agire coerente
sempre ostracizzato dall’opulenza sfrontata
dei soliti, pochi onnivori “re del mondo”:
che imperano ancora, Fidel, contro la tua Cuba.
Nella tua terra ho incontrato, compagnero Fidel,
chi hai tanto beneficato di dignità e fierezza.
Nella tua terra ho maledetto chi si crede eterno
e giudica in tuoni di sentenze anticipate.
La Storia, di sicuro, ti assolverà senza il forse.
(Mario Pavan , Vicenza)
Quest’estate ero a Cuba con un gruppo di amici, senza andare negli hotel della capitale ma nelle case particulares , parlando con la gente e anche con dei religiosi .
La notte in cui Fidel compiva gli anni, noi c’eravamo.



Domenica 27 Novembre,2016 Ore: 08:40