A Carlo Maria Martini

di Mario Pavan

Non mi basta averti dedicato come mio grazie di storia
quel Carlo dei poveri in tuo onomastico d’addio
alla guida di Ambrogio, vescovo e prefetto di ferro.
Ti ho incontrato sui libri , soffio di vita, spirito
da Padre e Madre: nell’Amore dell’uomo che crede
contro la religione dalla dogmatica di pietra
non ancora mutata nel cuore di carne d’Ezechiele.
Hai tracciato la via, profeta tra altri profeti del mio tempo,
e tutto e sempre sulla certezza della porta stretta
nel rifiuto della mensa di epulone aperta alla tua porpora.
Hai servito in pensiero e azione da nuovo partigiano di Dio.
Ti abbiamo incontrato e amato nella speranza,
come punto cardinale di un cielo del non ancora
anche in questi giorni del tuo dialogo d’occhi.

Mario Pavan,
Vicenza 31 agosto 2012 nel suo giorno natale

Un pastore, un apripista della fede.




Luned́ 15 Ottobre,2012 Ore: 17:34