"La sostanza della forma".

di Mario Mariotti

Fraternità e cura dei creato: giuste, semplici, chiare ricette per educare l'uomo all'umanità; per trasformare l'inferno alienato e violento di questo nostro mondo in una casa accogliente per tutte quante le creature. Tutti non possono che essere d'accordo, e l'Enciclica va ad aggiungersi ad altre che ugualmente avrebbero la potenzialità intrinseca di cambiare le cose; rna, purtroppo, tutte continuano a lasciare le cose come stanno. Perché si verifica questo strano fenomeno, per cui tutti sono d'accordo, ma la musica resta sempre quella? Probabilmente perché i messaggi sono generi che non vengono mai chiariti i contenuti intrinseci ad essi né vengono pronunciati i nomi delle cose, dei soggetti che strutturalmente, producono i fenomeni che andrebbero contrastati da chi è d'accordo con i messaggi.

Tutti d'accordo sulla fraternità? Bene! Però andrebbe chiarito un particolare: che la fraternità, per coinvolgere tutto il genere umano, dovrebbe diventare laica, essere laica Uno dei fattori che lo tengono diviso, ìl genere umano, è proprio la religione, è la divisione nelle varie religioni; e tutte quante, se sono tutti d'accordo, dovranno evolversi verso quella laicità solidale che, sola,è in grado di farci riconoscere tutti fratelli fra noi in quanto tutti cittadini del pianeta Terra.

Altro problema: Tutti d'accordo sugli effetti negativi prodotti dalla globalizzazione, e mai nessuno che cacci il fiato per dire cosa si é globalizzato! Forse, dando il nome di quello che lo ha fatto, di globalizzarsi, uno potrebbe individuare le radici che producono il negativo che lui stesso sta sperimentando. Defunta l'utopia della fratellanza, il socialismo, a globalizzarsi é stato il pensiero unico neoliberista, coi tre cancri che lo compongono: capitalismo privato, mercato e competizione.

Perché li definisco "cancri" queste tre strutture economiche e culturali che, nell'accezione comune, darebbero forma al miglior mondo possibile? Perché, con la loro forza invasiva, soffocano sia la fraternità che l'uguaglianza, ed anche la "vera" libertà, che, per essere tale, non dovrebbe produrre quelle ingiustizie soggettive e strutturali che generano le differenze blasfeme fra i primi e gli ultimi del sistema.

Fra queste tre patologie, poi, la più maligna perché considerata da tutti innoqua, é la competizione. Quest'ultima, infatti, inaridisce quella radice, la compassione, che é fondamento indispensabile per riconoscerci come fratelli, tutti uguali ed esposti ad un destino comune, e quindi per determinarci ad incarnarci il Verbo Condividere, cioè a spezzare il. pane fra noi; cioè a condividere il necessario alla vita. Se poi uno volesse anche prendersi cura del creato, capirebbe subito che, con i tre cancri nel pieno esercizio delle loro funzioni, i danni che essi producono, e che già da tempo abbiamo sotto gli occhi e stiamo subendo, sarebbero destinati a diventare irreversibili .Dove l'uomo é a servizio del profitto, ed anche del progresso tecnologico non pianificato neppure la natura si salva; ed il livello dei consumi indotti porterà al collasso un ecosistema che é quasi al limite della rottura.

Tutti quanti d'accordo,quindi, con la fraternità e la cura del creato, e tutti diciamo che dobbiamo cambiare; ma non diciamo mai cosa dobbiamo cambiare, e l'obiettivo del cambiamento. Quando qualcuno comincerà a dire che, per educare l'uomo all'umanità sarà necessaria la cultura del necessario ed il comunismo con amore, cioé il cristianesimo incarnato, avremo il nome del Progetto da costruire. Dovremo partire da lì, per salvare sia il Pianeta che il nostro futuro.




Giovedì 17 Dicembre,2020 Ore: 17:42