IL GIORNO DEI MORTI E UN ATTO DI FEDE

di Franco Masoli

La morte è sempre stata lo spauracchio della gente. È brutta, cadaverica, quattro ossa attorcigliate e una bocca aperta a forma di disperazione. È orrenda e fa paura.
Può essere una festa e la si chiama Halloween e diventa “scherzetto o giochetto.”
La morte, comunque, non è orrenda e neppure “scherzetto.”
Per noi cristiani è un incontro con una nuova dimensione: la trascendentale, che durante la nostra vita terrena non capiamo, senon attraverso la fede.
–Perchè? – mi chiederai.
–Perché va oltre la nostra realtà, per questo si chiama transcendente. I nostri sensi non percepiscono, ma la mente intuisce o può intuire.
–E lo spazio e il tempo?
–Spariscono davanti all’eterno, che può essere percepito come tempo infinito o come Dio.
–E tu cosa scegli?
–Scelgo di capire ed accettare il passaggio dall’immanenza alla transcendenza, quindi scelgo Dio, che non è un semplice concetto, ma è Persona. Se Lui non è oggetto, ma Persona, mi voglio innamorare di Lui e desidero incontrarlo.
–Come fai?
–Accetto la Resurrezione di Cristo.
–Basta così?
–Mi basta perchè voglio vivere il passaggio di Cristo in mezzo a noi.



Martedì 03 Novembre,2020 Ore: 18:17