50° compleanno del Movimento Nonviolento
Ospiti internazionali alla Festa per i 50 anni del Movimento Nonviolento, che si terrà a Verona questo fine settimana.
di Mao Valpiana
Gerry Condon è il rappresentante dei Veterani per la pace, già obiettore alla guerra del Vietnam, lavora oggi per coordinare i soldati critici con gli interventi in Iraq e Afghanistan. --
_____________________ Movimento Nonviolento via Spagna, 8 37123 Verona tel. 045 8009803 Fax 045 8009212 sito: www.nonviolenti.org GERRY CONDON (US Veterans for Peace) Co-Presidente, Gruppo Attivo dei Veterani per la pace e resistenza dei militari, Membro del Comitato di Coordinamento della rete di supporto a Bradley Manning BIOGRAFIA
Nell’agosto del 1968, il Soldato Semplice Condon disobbedì pubblicamente all’ordine di prendere parte alla guerra degli Stati Uniti sul Vietnam. Fu portato davanti alla corte marziale, giudicato colpevole di aver disobbedito a due ordini legittimi, e condannato a 10 anni di prigione e congedato con disonore per colpa. Fuggì da Fort Bragg, nella Carolina del Nord, e raggiunse il Canada e poi la Svezia, dove visse per sei anni e si organizzò con altri esiliati Resistenti americani alla guerra contro la guerra degli USA in Vietnam, Cambogia e Laos. Gerry lavorò con numerose organizzazioni di esuli in Canada per promuovere il movimento per l’amnistia di tutti i resistenti alla guerra. Negli ultimi otto anni, Gerry Condon ha lavorato con altri giovani resistenti alla guerra, che stanno cercando rifugio in Canada piuttosto che combattere in guerre e occupazioni illegali. E’ il direttore fondatore del Progetto Paradiso Sicuro, un gruppo di resistenti dell’epoca del Vietnam che oggi danno appoggio ai Soldati Semplici resistenti, e presta servizio come co-presidente del Gruppo di Lavoro dei Soldati Semplici resistenti dei Veterani per la Pace. “Quello che abbiamo imparato dalla nostra esperienza col Vietnam si applica perfettamente oggi”, dice Condon. “il nostro governo ci mente mentre commette omicidi di massa di civili in terre lontane. I giovani delle classi povere e lavoratrici sono gettati in una carneficina organizzata dai ricchi per il loro proprio beneficio”. Giovedì 19 Gennaio,2012 Ore: 16:42 |