VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI
Interviste a Maria Grazia Caprioli, Luigi Spagnolli

Da TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 671 del 7 settembre 2011


4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MARIA GRAZIA CAPRIOLI
[Ringraziamo Maria Grazia Caprioli (per contatti: mariagrazia.caprioli@gmail.com) per questa intervista.
Maria Grazia Caprioli vive e insegna a Viterbo; di immensa intelligenza ed empatia ed altrettanta generosita' e modestia, e' in verita' una delle figure piu' luminose della nonviolenza in questa citta']

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Maria Grazia Caprioli: Il significato della Marcia e' quello di ricordarci che per affrontare situazioni di conflitto un'altra strada e' possibile. Oppressi come siamo da informazioni "ufficiali", corriamo il rischio di scambiare la strada proposta dai governanti come l'unica percorribile. Spesso siamo distratti e la nostra coscienza sopita ("ci penseranno gli altri... cosa posso fare io?"). La Marcia ci ricorda che ognuno e' responsabile e puo' fare qualcosa. Ci ricorda che le guerre non sono "affare" di militari e politici, ma di ogni cittadino degno di tale nome. Ci ricorda, insomma, che non siamo sudditi.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Maria Grazia Caprioli: Sono passati cinquanta anni dal 1961, dalla prima Marcia, un anniversario importante e che si potrebbe leggere in diversi modi: dopo cinquanta anni c'e' ancora bisogno di stare a marciare? Ma allora cosa e' stato fatto in tutto questo tempo? C'e' pero' un'altra interpretazione, per la quale io propendo e che, secondo me, caratterizzera' la Marcia di quest'anno: dopo cinquant'anni e nonostante lo scarso appoggio al movimento nonviolento dato dal mondo politico e da gran parte della stampa, c'e' ancora un cosi' grande (in quantita' e in qualita') popolo che continua a credere e a testimoniare il proprio impegno.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Maria Grazia Caprioli: Oggi i valori proposti dalla nonviolenza non hanno vita facile, perche' tutte le agenzie educative stanno formando le persone in maniera smisurata al senso dell'"io" e poco o niente al senso del "noi". Quindi prevalgono tutti quei valori che male si coniugano con quelli fondanti, a mio parere, la nonviolenza: accoglienza, sintonia con l'altro, condivisione.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Maria Grazia Caprioli: Credo che sia importante radicarsi maggiormente nelle realta' locali. Penso, ad esempio, alla strutturazione di percorsi formativi da proporre non solo alle scuole, ma anche ad altre realta' presenti sul territorio: progetti che l'amministrazione comunale attiva per i giovani; iniziative culturali promosse presso i centri sociali, anche quelli per gli anziani; attivita' dei movimenti scouts e delle parrocchie. Sarebbe importante che in questi ambiti ci fosse uno spazio dedicato alle tematiche della nonviolenza.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Maria Grazia Caprioli: La lotta che sta conducendo Hazare in India per ottenere una legge contro la corruzione e la grande civilta' con la quale la popolazione di Lampedusa sta accogliendo i migranti.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Maria Grazia Caprioli: Le emergenze umanitarie hanno tutte uguale drammaticita', e' quindi difficile dare delle priorita'. Dovendo dare un'indicazione, posso dire che sarebbe importante impegnarsi per un autentico dialogo tra le diverse culture che si affacciano sul Mediterraneo, perche' questo mare sia finalmente considerato elemento di unione e non di divisione.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Maria Grazia Caprioli: Credo che farei incontrare questa persona con altre persone amiche della nonviolenza. Non per scaricarmi ogni responsabilita', ma perche' sono convinta che le idee, i valori si comprendono nella loro pienezza soltanto se si viene a contatto con chi li vive.

5. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A LUIGI SPAGNOLLI
[Ringraziamo Luigi Spagnolli (per contatti: sindaco@comune.bolzano.it) per questa intervista.
Luigi Spagnolli e' sindaco di Bolzano dal 2005, rieletto nel 2010. Dal sito www.comune.bolzano.it riprendiamo la seguente scheda biografica: "nato a Bolzano il 10 febbraio 1960, residente a Bolzano, coniugato con due figli. Studi: 1979 maturita' classica presso il Liceo "G. Carducci" di Bolzano. 1985 Laurea in Scienze Forestali presso l'Universita' degli Studi di Firenze, 1985 Abilitazione all'esercizio della professione di Dottore Forestale ed iscrizione all'albo degli Agronomi e Forestali della Provincia di Bolzano. Attivita' lavorative: 1985-1990: Insegnante precario e di ruolo di diverse materie in scuole medie e superiori. 1986-2003: Rapporto di lavoro in varie forme con il Comune di Bolzano: consulente, coordinatore della segreteria del Sindaco (capo di gabinetto), funzionario tecnico area ambientale dal 1992, direttore dell'Ufficio Ambiente dal 1996, direttore della Ripartizione Ambiente e Verde Pubblico dal 2001. Nel 2001 nomina a componente il Comitato di Gestione della parte altoatesina del Parco Nazionale dello Stelvio in rappresentanza del Cai Alto Adige. Dal 2003 al 2005 incarico di coordinatore con funzioni di direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, in Bormio (So), a seguito di concorso. Dal 5 novembre 2005 Sindaco di Bolzano, rieletto il 16 maggio 2010 per il secondo mandato. Altre attivita': Culturali: socio del Circolo Cittadino di Bolzano dal 1989, componente del Direttivo dal 1990 al 1994. Religiose: dal 1995 fondatore e membro del Gruppo Diocesano per l'Impegno Socio Politico (Geis). Socio-sanitarie: fondatore nel 1992 e primo Presidente di Admo Alto Adige - Associazione Donatori di Midollo Osseo fino al 1997. Dal 1998 componente di diversi organismi in Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) Comunale e Provinciale. Sportive: dal 1975 tesserato Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera), in qualita' di atleta, tecnico, giudice e dirigente (dal 1988) con vari incarichi tra cui revisore dei conti e componente del Comitato Provinciale e della Commissione Nazionale Carte Federali. Componente della Giunta Provinciale del Coni dal 1992 al 2000. Organizzatore e speaker di manifestazioni nazionali ed internazionali. Ambientaliste: socio, o gia' socio, Wwf, Legambiente, Greenpeace, Cai, Ana. Interessi: viaggi, escursioni in montagna, fotografia, letteratura italiana, storia, scienze della natura"]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Luigi Spagnolli: A mio avviso il fatto di ripetersi ogni anno evolvendosi ogni volta in un evento nuovo al passo coi tempi. Il concetto di pace si e' dimolto evoluto in questo periodo, nel senso che la pace e' stata metabolizzata in modo assai diverso dai diversi popoli e dalle diverse persone, con l'ovvio denominatore comune della volonta' di nonviolenza. Per cui ogni anno assistiamo e/o partecipiamo ad una Perugia-Assisi che e' tradizione e novita' insieme, con temi sempre nuovi e con il bello dello stare insieme a persone belle.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Luigi Spagnolli: La pace oggi e' avvolta in una nuvola di dubbi legata ai recenti fatti di Egitto, Siria, Libia oltreche' i "soliti" Darfur, Iraq, Afghanistan ecc. Nessuno ha una ricetta certa, in particolare oggi, per riportare pace dove manifestamente non c'e'. Importante e', pero', ribadire in tanti che la pace e' sempre fortemente presente nelle prospettive di futuro di tante singole persone anche molto diverse tra loro per lingua, provenienza, estrazione ed eta'. Dobbiamo continuare a ripetercelo e a gridarlo, che la vogliamo, la pace.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Luigi Spagnolli: Le statistiche dicono che ci sono posti al mondo dove si sta peggio. Io credo pero' che in particolare il mondo mediatico italiano debba fare un balzo in avanti culturale su questo tema, perche' finche' il fatto di violenza sara' uno scoop e il comportamento nonviolento no, i media si occuperanno sempre molto di piu' di violenza che di nonviolenza stimolando processi emulativi. La nonviolenza deve essere nel cuore e nella testa delle persone, ma se non c'e' ancora arrivata bisogna cercare di farcela arrivare, non di farci arrivare tutt'altro.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Luigi Spagnolli: Cogliere ogni occasione per continuare a picchiare sul chiodo della nonviolenza, che entri sempre piu', come detto sopra, nel cuore e nel cervello delle persone.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Luigi Spagnolli: Ogni volta che si verifica un fatto di sangue e le persone colpite si esprimono in termini di perdono e di giustizia, e non in termini di rabbia e di vendetta, si fa nonviolenza. Accade ancora, per fortuna.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Luigi Spagnolli: Abbiamo davanti un periodo di sofferenza economica che colpira' naturalmente le fasce deboli della popolazione: chi persegue la nonviolenza dovra' cogliere ogni occasione per evitare che le tensioni conseguenti si traducano in volonta' di rivalsa o di sopraffazione, e riaffermare sempre che la pace e' un bene supremo per tutti.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Luigi Spagnolli: Sono un credente cattolico, e spiegherei il principio del porgere l'altra guancia. Che oggi e' piu' che mai moderno, anche se va necessariamente attualizzato: io mi posso sentire in dovere di porgerla, l'altra guancia, ma non ho il diritto di imporre ad altre persone di porgerla anche loro.

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 671 del 7 settembre 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Mercoledì 07 Settembre,2011 Ore: 11:24