VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI.
Interventi e interviste di Mao Valpiana, Claudia Cernigoi, Francesco de Notaris, Simona Lembi
Dal Numero 396 del 13 agosto 2011 di VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
1. EDITORIALE. MAO VALPIANA: FAMILIARITA' E TENSIONE IDEALE 2. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A CLAUDIA CERNIGOI - "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni? - Claudia Cernigoi: Penso che simbolicamente il fatto che a questa marcia partecipino persone dei piu' svariati credi ed idee politiche sia molto importante, anche perche' rappresenta un punto fermo di riferimento per chi e' contrario alle guerre, anche se bisogna ricordare che a livello istituzionale, nonostante il forte movimento pacifista, l'Italia ha preso parte (e partecipa tuttora) a tutte le operazioni militari, o guerre, come si voglia dire, che sono state scatenate dal cosiddetto "occidente". * - "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno? - Claudia Cernigoi: Spero che i partecipanti alla marcia ricordino la guerra dimenticata che l'Italia sta combattendo ancora contro la Libia, il fatto che in Afghanistan si continua ad uccidere e a morire, e mi piacerebbe che si parlasse anche dell'aggressione dello Stato alla popolazione della Val Susa che lotta per il proprio ambiente. * - "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia? - Claudia Cernigoi: Temo molto brutto. Vedo molta aggressivita' nelle persone, sia nei rapporti interpersonali che relativamente alla vita quotidiana. La nonviolenza non e' ancora un concetto assimilato, se non da pochi. * - "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia? - Claudia Cernigoi: Parlare, parlare, parlare. Spiegare, soprattutto ai giovani (importanti le scuole), che la nonviolenza e' una lotta tramite la quale si possono ottenere anche grandi risultati, e che spesso con la violenza non si ottiene nulla. * - "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza? - Claudia Cernigoi: La primavera referendaria in Italia, che ha visto la cittadinanza agire in prima persona per i propri diritti, e' un bell'esempio di come con metodi del tutto pacifici si possono ottenere ottimi risultati, non ultimo la presa di coscienza di tutti coloro che si sono mobilitati. * - "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi? - Claudia Cernigoi: Oltre le consuete iniziative di solidarieta' ai popoli oppressi da occupazioni militari ed aggressioni armate, ritengo che e' necessario fare di tutto per la solidarieta' alla lotta nonviolenta della popolazione della Val Susa, che sta subendo una sorta di occupazione militare, con uso spropositato di gas venefici che hanno avvelenato le persone e l'ecosistema. Metodi repressivi inaccettabili in una democrazia. * - "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe? - Claudia Cernigoi: Sempre relativamente alla Val Susa, c'e' un bel video http://taggatore.com/articolo/no-tav-discorso-manifestante-a-poliziotti in cui una giovane donna spiega con estrema calma e razionalita' le proprie ragioni ai poliziotti schierati in assetto antisommossa davanti a lei. Ciascuno puo' scegliere di agire con aggressivita' o con la nonviolenza: nonviolenza e' dialogo, confronto, rispetto, tutte cose che nella vita quotidiana possiamo (e dobbiamo) avere presenti. 3. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A FRANCESCO DE NOTARIS - "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni? - Francesco de Notaris: Il risultato immediato e' stato nell'aver diffuso l'idea della nonviolenza e di avere contribuito ad aggregare persone e movimenti sulla necessita' del comune lavoro. La scelta di Perugia ed Assisi andrebbe approfondita per il significato simbolico e sostanziale. * - "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno? - Francesco de Notaris: Bisogna storicizzare la marcia e valorizzare il fatto che in questo anno molte associazioni e movimenti partecipano. Storicizzare non vuol dire banalizzare o politicizzare banalmente il messaggio della nonviolenza. La preparazione della marcia piu' che organizzativa deve essere di contenuto. * - "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia? - Francesco de Notaris: Non sono entusiasta sullo "stato dell'arte". La pace richiama l'uomo all'appartenenza alla complessiva vicenda della contesa tra il bene e il male. Parlare di pace ci deve aprire al futuro e ci interroga sul mondo che vogliamo costruire. In questo senso mi pare che non ci siamo. I movimenti per la pace devono offrire motivazioni alle forze politiche, sindacali, alle categorie professionali, etc., che dovrebbero intervenire per ridurre gli armamenti, per far valere il diritto internazionale, per legare la pace alla verita' nel giudicare la storia. Ancora, occorrerebbe far capire bene che la pace non e' questione che interessa i governi ma ogni cittadino spesso artefice di microconflitti, e del silenzio sulle ingiustizie. Ed ancora: siamo in un Paese in cui molti vedono il loro futuro nel mestiere delle armi, e in un Paese nel quale i giovani lasciano la loro terra in cerca di lavoro. Come parlare di pace? * - "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia? - Francesco de Notaris: Quale ruolo? Voglio fare una proposta apparentemente provocatoria. Riflettiamo su questa espressione di Gandhi: "Un membro dell'auspicata brigata di pace... dovra' avere una fede operante nella nonviolenza. Cio' e' impossibile senza un'operante fede in Dio. Un nonviolento non puo' fare niente senza la grazia e il potere di Dio... La convinzione dell'onnipresenza di Dio significa inoltre rispetto per la vita di coloro che possono chiamarsi avversari...". E poi in Europa vogliamo affrontare il tema dei cappellani militari? * - "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza? - Francesco de Notaris: In Italia e in Europa e nel mondo le tematiche sono interconnesse. E sono sempre quelle della fame, della mancanza di acqua, delle medicine, della guerra, del razzismo. Ogni giorno siamo immersi in queste situazioni di ingiustizia. Ogni giorno vedove, orfani, malati si moltiplicano per ogni tipo di guerra fatta con le armi, con la privazione dei diritti, con i conflitti tra speculatori finanziari. * - "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi? - Francesco de Notaris: Io comincerei ad individuare un metodo di lavoro ed interlocutori. Anzitutto comincerei dai territori nei quali si vive, dal Comune e poi ancora fino ad iniziative di tipo continentale ed europeo. Poi incontrerei i soggetti che operano in politica, nei sindacati, negli Ordini, etc. Non si puo' essere "generici", ma specializzati... Un'idea: nei nostri Comuni lapidi ricordano i morti delle guerre. Vogliamo mettere i nomi di coloro che hanno votato per quelle guerre? * - "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe? - Francesco de Notaris: Farei notare come le risposte violente alla forza non abbiano mai portato al bene dell'umanita'. La ricerca della pace non puo' essere la resa di fronte all'impossibilita' di vincere con le armi, ma la violenza e' la negazione della dignita' di noi stessi. Quindi non si tratta di parlare ma di educare istruendo sui temi economici, sulla storia, sull'etica, sulla politica, etc. e le istituzioni devono mettersi in una prospettiva costruttiva che non consideri soltanto l'importanza di organizzare momenti, conferenze, incontri occasionali per fare scena. Bisogna, in maniera continuativa, con spessore culturale, educare alla pace con uomini di pace. 4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A SIMONA LEMBI - "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni? - Simona Lembi: La pace e averci insegnato che la guerra e' la negazione della dignita' umana. Posso sembrare banale, ma e' questo: le persone devono mobilitarsi per ricordare che la guerra non e' mai la soluzione. E che una soluzione diversa dalla guerra e' sempre possibile. * - "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno? - Simona Lembi: Ricordarci che la pace non e' mai conquistata una volta per tutte. E che per questo non si deve mai smettere di chiedere la pace. * - "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia? - Simona Lembi: Abbiamo avuto alle nostre spalle anni bellissimi. Sara' stata la tragedia della seconda guerra mondiale e del nazismo, ma dalla seconda meta' degli anni '40 in poi c'e' stato, trasversale ai partiti e alle diverse culture, un vero impegno per la pace. Dal nuovo millennio in poi questa consapevolezza di doversi impegnare per affermare la pace e' venuta meno. Purtroppo sta capitando come per l'economia: conquiste che davamo per acquisite sono in caduta libera. Capita anche per la nonviolenza, eppure non dobbiamo desistere. * - "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia? - Simona Lembi: Tenere alta la richiesta della pace come di un valore supremo a cui mai abdicare. * - "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza? - Simona Lembi: Penso ai tanti ragazzi, alle tante ragazze delle scuole che non rinunciano a informarsi, a partecipare ad iniziative e corsi. A manifestare la voglia di pace che c'e' anche nelle nuove generazioni. * - "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi? - Simona Lembi: Parlare con le persone, stare tra la gente, collaborare con gli enti locali, con le istituzioni, con le forze sociali, la societa' civile, l'associazionismo e il volontariato. * - "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe? - Simona Lembi: E' un percorso che rende liberi. ============================== Sabato 13 Agosto,2011 Ore: 15:46 |