LETTERA APERTA
LA PACE SI STUDIA LA PACE S’IMPARA
PROPOSTE PER EDUCARE ALLA PACE
CONTRO LA TERZA GUERRA MONDIALE
NELLA CITTA’ DI GIOACCHINO DA FIORE

di Raffaello Saffioti

L’Associazione Florense per lo Sviluppo Creativo, sull’onda del successo della Marcia per la Pace, il Disarmo e i Diritti Umani, alla sua prima edizione, svoltasi il 28 maggio scorso a San Giovanni in Fiore, dal sito archeologico di Jure Vetere all’Abbazia Florense, riprende la sua iniziativa con una serie di proposte elaborate nella prospettiva della seconda edizione della stessa Marcia, con l’attenzione rivolta prevalentemente al mondo della scuola.
L’Associazione, nata il 22 maggio dello scorso anno dopo la manifestazione “La Scuola Ripudia la Guerra” svoltasi nel giardino della Scuola Media “Gioacchino da Fiore”, si è qualificata nel corso del suo primo anno di vita con l’attività finalizzata alla promozione della cultura della pace, della nonviolenza e dei diritti umani.
L’attività, man mano che si andava svolgendo, veniva documentata con scritti pubblicati sul giornale on line “il dialogo” (www.ildialogo.org).
Il successo della Marcia del 28 maggio ha aperto promettenti prospettive, ponendo dei temi per il prossimo anno scolastico, nello spirito del “Manifesto di una scuola smilitarizzata” (www.paxchristi.it).
Con questa Lettera vengono avanzate “Proposte per educare alla pace” rivolte alle Scuole e alle Associazioni di San Giovanni in Fiore.
TEMPO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Ogni Classe, ogni Scuola, impegnate nella elaborazione del POF, sono invitate a valutare le Proposte qui avanzate.
Esprimiamo la ferma convinzione che ogni programma didattico debba essere ispirato ai valori fondamentali della nostra Carta costituzionale.
La PACE è uno dei valori fondamentali.
Il proliferare di conflitti armati in varie parti del mondo con il pericolo dell’uso dell’arma nucleare fa avvertire il dramma del tempo in cui viviamo. La “Terza Guerra Mondiale” è già incominciata, combattuta“a pezzi”, come ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata nel Sacrario militare di Redipuglia per ricordare i cento anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale. Bisogna prenderne coscienza, combattendo l’apatia e l’indifferenza.
E’ sempre più attuale e urgente “il ripudio della guerra”.
Il “ritorno della coscienza apocalittica” fa gridare che “la guerra è una follia”.
PRIMA PROPOSTA
IL 2 OTTOBRE “GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
Il 2 ottobre di ogni anno è la data fissata dall’Assemblea generale dell’ONU per la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA.
La data è stata scelta in quanto anniversario della nascita di Gandhi.
L’Assemblea invita a “commemorare questo giorno per promuovere una cultura della pace, della tolleranza, della comprensione e della nonviolenza”.
Noi riprendiamo l’invito per rivolgerlo ai Dirigenti e ai Docenti affinché con gli studenti ricordino la figura di Gandhi, inserita nei programmi di educazione alla pace e alla nonviolenza.
Il prossimo 2 ottobre è previsto come inizio della “Campagna per il disarmo e la difesa civile”, con la raccolta delle firme della “Proposta di legge di iniziativa popolare per la difesa civile, non armata e nonviolenta”.
E’ auspicabile un incontro con rappresentanze studentesche delle varie scuole, d’intesa con Dirigenti e Docenti, per illustrare la “Proposta di legge” e per presentare il tema di studio:
Dall’articolo 11 all’articolo 52 della Costituzione. Cosa s’intende per ‘difesa della patria come sacro dovere del cittadino?’”.
SECONDA PROPOSTA
Il 19 ottobre prossimo si svolgerà la “Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità”, contro la Terza Guerra Mondiale.
A questa Marcia l’Associazione Florense per lo Sviluppo Creativo ha dato la sua Adesione per varie ragioni.
Abbiamo aderito, soprattutto, perché abbiamo visto una continuità ideale tra la Marcia del 28 maggio, organizzata dalla nostra Associazione, con lo slogan “sulle orme di Gioacchino da Fiore”, e la Marcia Perugia-Assisi, inventata da Aldo Capitini.
Il Centro Gandhi di Pisa sulla sua pagina Facebook aveva scritto:
“San Giovanni in Fiore, la città dell’abate calabrese di spirito profetico dotato, si collega idealmente ad Assisi, la patria di Francesco, il santo cristiano della nonviolenza, scelta da Aldo Capitini come meta della prima marcia della pace e della fratellanza dei popoli svoltasi il 24 settembre 1961”.
Capitini aveva scritto:
“… quando tra il popolo più umile, e tanto importante, dell’Italia si arrivasse a mettere il ritratto di Gandhi in chiesa tra i santi, avremmo quella riforma religiosa che l’Italia aspetta dal Millecento, da Gioacchino da Fiore”.
In questo collegamento tra la città di Gioacchino e la città di Francesco sta la ragione principale del collegamento tra le due Marce. Ed è un collegamento che ha distinto, per la sua peculiarità, la Marcia di San Giovanni in Fiore da tutte le altre Marce che si sono svolte in preparazione della “Perugia-Assisi”.
Due punti del documento “In cammino per la pace e la fraternità” della Marcia Perugia-Assisi dicevano:
“La pace comincia dalle nostre città-mondo”.
“Se vogliamo la pace dobbiamo educarci alla pace”.
La Marcia di San Giovanni in Fiore è stata caratterizzata dalla partecipazione dei giovani e delle scuole. Si può prevedere che i giovani e le scuole caratterizzeranno anche la Perugia-Assisi.
Dopo quanto si è detto, la città di San Giovanni in Fiore (col Sindaco e il gonfalone, e con rappresentanze delle scuole) potrà mancare alla Marcia Perugia-Assisi?
TERZA PROPOSTA
IL 4 NOVEMBRE: NON FESTA, MA LUTTO.
COMMEMORARE LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE. “OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE”.
Il 4 novembre non può essere “la festa della vittoria”!
Nella ricorrenza del Centenario della Prima Guerra Mondiale appare sempre più scandaloso festeggiare con cerimonie militari la fine di quella guerra che fu definita dal Papa Benedetto XV “una inutile strage”.
Il 4 novembre deve essere occasione per una nuova lezione di storia.
Vogliamo proporre una iniziativa interscolastica, con rappresentanze di tutte le Scuole, per commemorare pubblicamente, davanti al Monumento ai Caduti, le vittime di tutte le guerre con letture e meditazioni adeguate.
Un testo da proporre per la sua attualità ed il suo grande valore morale ed educativo è la “Lettera ai Cappellani militari” di Don Lorenzo Milani, del 1965.
QUARTA PROPOSTA
JURE VETERE, BENE COMUNE DA SALVARE.
Con la Marcia del 28 maggio abbiamo voluto riscoprire il sito archeologico di Jure Vetere da considerare come “la radice, la sorgente della importante storia della città di San Giovanni in Fiore”.
Che conoscenza hanno i cittadini sangiovannesi del valore, dell’importanza di questo sito?
Il giorno della Marcia è stato diffuso un documento col titolo “JURE VETERE LA PACE LA CITTA’. TRE BENI COMUNI”, pubblicato dal giornale on line “il dialogo” e nell’ “Inserto sulla Marcia della Pace” pubblicato dal periodico “Il Quindicinale” (n. 6, giugno 2014).
Dopo la Marcia, sempre sul giornale on line “il dialogo”, è stato pubblicato lo scritto “Le pietre di Jure Vetere (Fiore antico) parlano e noi dobbiamo capirle.
Non si può amare ciò che non si conosce. Il sito archeologico di Jure Vetere deve essere conosciuto perché è un bene culturale meritevole di salvaguardia, tutela e valorizzazione.
Il Sito dovrebbe essere per le scuole TEMA DI STUDIO, da inserire nei POF, e meta di “Visite guidate”, con la consulenza di GIOVANNI GRECO, autore del libro Patrimonio artistico di San Giovanni in Fiore, recentemente pubblicato da Pubblisfera Edizioni.
Alle Scuole e alle Associazioni PROPONIAMO L’ADOZIONE DEL SITO.
“La scuola adotta un monumento” è un progetto di educazione permanente nato a Napoli nel 1992.
“Il progetto muove dal riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l’affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale. Cosa significa nuova consapevolezza? Significa imparare a riconoscere i beni culturali come emergenze monumentali e insieme manufatti antropologici, radicati nel tessuto culturale e sociale di una comunità, segno forte della sua identità e, al tempo stesso, veicolo di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione. La scuola adotta un monumento si inserisce in tale prospettiva formativa indicando, quale strumento privilegiato per l’acquisizione delle proprie radici culturali e di atteggiamenti propositivi nei confronti del futuro, la conoscenza del bene culturale; «adottare un monumento non significa solo conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all’oblio e al degrado, averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione».” (www.lascuolaadottaunmomumento.it)
QUINTA PROPOSTA
PEDAGOGIA DEL GIOCO (NELLA SCUOLA PRIMARIA).
NON SPARARE SULLA FANTASIA: CAMBIA GIOCO”.
No alle armi giocattolo”.
L’educazione alla pace è anche legata ad una concezione nonviolenta del gioco.
E’ necessario preservare i bambini dal contagio della violenza, perché sono diffusi i giochi bellici, tradizionali ed elettronici. Merita di essere ripreso un progetto educativo nato dalla domanda di un bambino che un giorno chiese di cambiare la sua pistola in una colomba.
Il disarmo incomincia dai bambini.
Le armi giocattolo vanno raccolte e distrutte. La loro produzione va combattuta prima di tutto con l’educazione.
La poesia, il disegno, la musica, sono di aiuto alla elaborazione del progetto educativo nella scuola primaria.
Esemplare è la poesia di Bertolt Brecht, “I bambini giocano” e può servire ad ispirare il progetto didattico.
SESTA PROPOSTA
IPOTESI DI SEMINARI NELLE SCUOLE INTERESSATE CON LA COLLABORAZIONE DEL CENTRO GANDHI DI PISA.
  1. Incontro-seminario con Anna Bravo, autrice del libro La conta dei salvati. Dalla grande guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, Editori Laterza, 2013.
  2. Incontro-seminario con Giulia Zurlini Panza, curatrice del libro Dalla guerra alla riconciliazione. Operazione Colomba: corpo nonviolento di pace in zone di conflitto armato, Centro Gandhi Edizioni, Pisa, 2013.
  3. Laboratorio teatrale con Annet Henneman, autrice del saggio “Viaggiando col teatro in territori di guerra”, in Aristide Donadio, Danzare tra le fauci del drago. Il potere del teatro per la trasformazione nonviolenta dei conflitti, Centro Gandhi Edizioni, Pisa, 2013.
Proponiamo, inoltre, alle scuole interessate la Mostra fotografica e documentaria di “Abbasso la guerra” composta di 23 pannelli di cm. 70x100.
Merita di essere segnalato il ponderoso volume di Francesco Pugliese, Abbasso la guerra. Persone e movimenti per la pace dall’800 a oggi,Grafiche Futura – Helios, Trento, 2013.
Infine proponiamo l’uso didattico di:
  • Se vuoi la pace educa alla pace. La scuola e la città, a cura di Raffaello Saffioti, Stampa Pubblisfera, Maggio 2014.
  • Il Vademecum dell’Associazione Florense per lo Sviluppo Creativo, Marcia per la pace e il disarmo sulle orme di Gioacchino da Fiore, Stampa Pubblisfera – Maggio 2014.
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San Giovanni in Fiore, 28 settembre 2014
Raffaello Saffioti
Associazione Florense per lo Sviluppo Creativo



Domenica 28 Settembre,2014 Ore: 12:26