Tony Anatrella e l’omosessualità. Quando l’ideologia ha la precedenza sulla realtà

di gionata.org

25 luglio 2018
Intervista di Maurice Page a padre Philippe Lefebvre OP pubblicata sul sito del Centre catholique des médias (Svizzera) il 20 luglio 2018, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Sospettato di abusi sessuali, il 4 luglio scorso padre Tony Anatrella è stato sospeso a divinis dall’arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit; gli è stata inoltre proibita l’attività di psicanalista e ogni intervento pubblico. Il domenicano Philippe Lefebvre è stato uno dei primi, più di dodici anni fa, a mettere in guardia l’opinione pubblica sulle derive del sacerdote psicanalista.
Al di là del procedimento in corso e dell’omertà di cui ha goduto il prete parigino, padre Philippe Lefebvre, che insegna Antico Testamento all’Università di Friburgo, si sofferma con noi sulle lacune del pensiero di Tony Anatrella e si stupisce che abbia attirato su di sé tanto interesse e goduto di tanto appoggio nel mondo cattolico.
In principio, le sue critiche a Tony Anatrella erano di natura essenzialmente intellettuale e non riguardavano suoi eventuali errori personali.
Padre Philippe Lefebvre: Se io dico quello che una parte dei cattolici vuole sentirsi dire, non va bene, perché non ci si interroga sui reali fondamenti. Questa è stata la mia prima impressione quando ho cominciato a interessarmi di Tony Anatrella. La mia esperienza di professore mi ha insegnato a capire se l’analisi di un argomento va fuori strada oppure no, senza il bisogno di conoscere molto a fondo quell’argomento. Il suo libro Il regno di Narciso e il suo articolo seguito alla pubblicazione dell’Istruzione del Vaticano sulla vocazione degli omosessuali mi sono sembrati intrisi di riflessioni poco fondate e di ideologia, piuttosto che di un interrogarsi autentico.
Viviamo in un mondo complesso. Quando qualcuno mi dice, per esempio, che da qualche decennio va tutto male e che gli omosessuali distruggeranno la famiglia, non posso che rispondere che qui in Europa abbiamo conosciuto, nel XX secolo, la prima e poi la seconda guerra mondiale, le quali hanno distrutto un sacco di famiglie. È quindi da poco che le cose vanno male! Non parliamo poi della decolonizzazione. Sarebbe bene che questa Europa, che si vanta delle sue radici cristiane, vi riflettesse. ......
 



Domenica 29 Luglio,2018 Ore: 22:12