Quartiere Arenaccia, 15 febbraio. Una baby gang dà fuoco ad un motorino provocando intenzionalmente l’incendio della casa di una famiglia nigeriana, colpevole di essere immigrata ed africana.

Quartiere Sanità, 20 febbraio. Un altro gruppo di giovani teppisti aggredisce con spray urticante Jacob, originario del Benin.

La diffusione dell’odio, del bullismo, delle discriminazioni e del razzismo verso gli immigrati e le immigrate sono l’espressione peggiore del clima di incattivimento ed indifferenza che cresce ovunque ed anche a Napoli. Di questo clima fa parte il rigurgito omofobo e gli insulti a chi fa scelte sessuali diverse, l’intensificarsi di episodi di maltrattamenti ai più piccoli ed ovviamente la violenza maschile contro le donne che spesso culmina nel femminicidio. Ciò è frutto dei disvalori che emergono in società sempre più disgregate e degradate e trova alimento nel peggiore governo degli ultimi decenni – liberticida e fascistoide – capeggiato dal duo Salvini-Di Maio.

È possibile reagire e rompere il muro dell’indifferenza e della complicità!

Tante persone, molte associazioni, gruppi di volontari ed esperienze di lotta vogliono incarnare un altro modo di vivere e cercano di reagire giorno dopo giorno. A tutti loro ci rivolgiamo per incontrarci e sostenerci.

Vogliamo in primo luogo dare solidarietà e sostegno al coraggioso impegno che sta conducendo la Associazione antirazzista “3 febbraio”, continuare nel percorso di unità che ha dato vita all’importante manifestazione del 10 novembre a Roma provando a costruire un Forum unitario, solidale ed antirazzista.

Noi de La Comune ci stiamo battendo per costruire un’alternativa complessiva. Per realizzarla vogliamo rafforzare una visione d’assieme fatta di idee, di valori, di cultura e di impegno coerente.

f.i.p. via Nardones 14, Napoli, 21/02/2019