ATTUALITA’, DI LUIGI MANCONI
MANCONI: PERCHÉ LO SGOMBERO DEI PROFUGHI DI PIAZZA INDIPENDENZA?

a cura di Augusta De Piero

Guidata dalla notizia pubblicata su facebook da un amico (che ringrazio per la segnalazione) ne ho trovato la fonte.
Inserisco di seguito le mie considerazioni trascrivendo il link alla fonte alla fine
ATTUALITA’, DI LUIGI MANCONI
MANCONI: PERCHÉ LO SGOMBERO DEI PROFUGHI DI PIAZZA INDIPENDENZA?

All’alba dell’ultimo giorno della settimana di ferragosto, è iniziato lo sgombero dello stabile di Piazza Indipendenza, a Roma, dove da anni vivono centinaia e centinaia di profughi, in prevalenza di nazionalità eritrea, nella stragrande maggioranza titolari dello status di rifugiato e beneficiari della protezione internazionale.
Dunque persone e interi nuclei familiari, regolarmente residenti nel nostro paese e per le quali, evidentemente, una città come Roma, con tre milioni di abitanti, non è stata in grado di trovare una più dignitosa collocazione.
Una situazione ben conosciuta da anni, e nota a tutte le autorità e all’amministrazione comunale, che si è deciso di affrontare e risolvere proprio il 19 agosto del 2017. Ma chi ha preso una decisione così tempestiva, accorta e lungimirante?
Lo sgombero è attualmente in corso e avviene con le modalità proprie di ogni sgombero e, di conseguenza, con la sbrigatività e le maniere ruvide che colpiscono i pochi beni di cui dispongono i profughi, i loro effetti personali, i loro documenti. Allo stato attuale, si ignora la destinazione di queste persone e la loro sorte futura. Sarebbe oltre modo importante e urgente che le autorità comunicassero le ragioni dell’operazione e dove pensano di alloggiare persone che non hanno commesso alcun crimine e verso le quali l’Italia ha un dovere di tutela solennemente sancito dalla nostra Costituzione

MIE OPINIONI
Posso azzardare l’ipotesi di una opportunistica alleanza fra alti livelli dell’amministrazione dello stato, il governo a maggioranza Pd e l’amministrazione capitolina?
Interessantissimo il silenzio delle forze politiche e non solo.
Unisco questo silenzio – e ci ragiono su – a quello sulla legale negazione ad esistere dei neonati in Italia, figli dei migranti senza permesso di soggiorno su cui politica ‘militante’ (o militarizzata che sia) e persino le chiese mantengono dal 2009 un rigoroso silenzio.
Ieri, quando il Presidente del Concilio ha rivendicato a Rimini la decisione del suo governo a portare a compimento l’iter delle norme sulla modifica della legge sulla cittadinanza, è riuscito a non dire una parola sull’art. 2 comma 3 che, se la legge fosse approvata come uscita dalla commissione Affari Costituzionali della camera, salverebbe l’esistenza giuridica dei bambini che nascono in Italia, figli dei migranti irregolari senza permesso di soggiorno, dal 2009 condannati a non avere il certificato di nascita.
Per ciò che riguarda la gerarchia della chiesa cattolica mi autocito mettendo in calce il link alla mia recente lettera al presidente della CEI
Si delinea un quadro sconfortante e oscuro. Mi spaventa
FONTI
– per l’articolo del sen. Manconi
-12 agosto – mia lettera al presidente della CEI. Opinioni e relativa documentazione



Mercoledì 23 Agosto,2017 Ore: 18:54