“Traffico di esseri umani”... e grida d’aiuto dei condannati a morire

di Domenico Stimolo

Due notizie della stessa fattura si sono intrecciate tra loro nello spazio di poco più di 24 ore.
  • A Catania e Siracusa “ è stata debellata una banda di egiziani specializzata nel “traffico dei migranti”. Erano rivolti a sostenere migranti “clandestini” sbarcati in Sicilia con l’obiettivo di farli arrivare nel Nord Europa. Certo, non volontari dell’assistenza e della pace. Agivano per soldo.
  • Da lunedì nel canale di Sicilia sono state condotte operazioni di salvataggio per 2128 persone. Solo ieri sono stati individuati ben 13 barconi. Molte centinaia le donne e i bambini. In parte rilevante sono siriani, fuggiti dall’orribile mattatoio umano che da tre anni ha sconvolto la Siria. In un paese con 22 milioni di abitanti sono stati provocati 140.000 morti, molte centinaia di migliaia di feriti, oltre sei milioni di profughi: Due milioni ( un milione sono bambini) rifugiatosi in Giordania, Libano, Turchia e Iraq.
Certo, dalle nostre poltrone dove “comodamente” assistiamo alle immagini della guerra trasmesse dalla televisione, è molto facile e comodo parlare di “trafficanti umani”, così come ormai codificato nell’uso e linguaggio vigente in Italia.
A proposito dei “ trafficanti umani” bisognerebbe rivolgere la domanda ai profughi siriani, a partire da quelli compresi nei duemilacentoventotto salvati in mare nelle ultime due giornate. Giusto per capire la loro opinione su questo aspetto che direttamente Li riguarda.
Nel corso della guerra hanno lungamente aspettato i soccorsi internazionali per portarli lontani dalle bombe. Invano, però. Le loro grida di dolore non sono state ascoltate. Non è venuto proprio nessuno. Alfine sono stati costretti mettere mano ai magri portafogli.
Già durante la “ caccia” dei nazifascisti agli ebrei durante la fase della Rsi, molti ebrei, italiani o rifugiatosi in Italia provenienti da vari paesi europei, riuscirono a sfuggire alla morte poiché guidati ad attraversare il confine italo-svizzero da persone, esperte del territorio, che agivano solo dietro lauto pagamento.
Nella nostra coscienza civile questi individui erano forse “trafficanti umani”?
domenico stimolo



Mercoledì 19 Marzo,2014 Ore: 15:21