“Traffico di esseri umani”... e grida d’aiuto dei condannati a morire
di Domenico Stimolo
Due notizie della stessa fattura si sono intrecciate tra loro nello spazio di poco più di 24 ore.
Certo, dalle nostre poltrone dove “comodamente” assistiamo alle immagini della guerra trasmesse dalla televisione, è molto facile e comodo parlare di “trafficanti umani”, così come ormai codificato nell’uso e linguaggio vigente in Italia.
A proposito dei “ trafficanti umani” bisognerebbe rivolgere la domanda ai profughi siriani, a partire da quelli compresi nei duemilacentoventotto salvati in mare nelle ultime due giornate. Giusto per capire la loro opinione su questo aspetto che direttamente Li riguarda.
Nel corso della guerra hanno lungamente aspettato i soccorsi internazionali per portarli lontani dalle bombe. Invano, però. Le loro grida di dolore non sono state ascoltate. Non è venuto proprio nessuno. Alfine sono stati costretti mettere mano ai magri portafogli.
Già durante la “ caccia” dei nazifascisti agli ebrei durante la fase della Rsi, molti ebrei, italiani o rifugiatosi in Italia provenienti da vari paesi europei, riuscirono a sfuggire alla morte poiché guidati ad attraversare il confine italo-svizzero da persone, esperte del territorio, che agivano solo dietro lauto pagamento.
Nella nostra coscienza civile questi individui erano forse “trafficanti umani”?
domenico stimolo
Mercoledì 19 Marzo,2014 Ore: 15:21 |