CIE di Gradisca: una storia allucinante

a cura di Augusta de Piero

Ho ricevuto questa nota da Sabrina Di Lenardo.
Non so nulla direttamente se non che i parlamentari nazionali e regionali possono entrare al CIE.
Se ciò è vero che pensano? che fanno?
La stampa ha (aveva?) limitazioni collegate alla situazione di lavori in corso all’interno del Centro (così almeno da una vecchia disposizione –cito a memoria- del ministro Cancellieri).
Per vari motivi non ho modo di fare di più che far circolare la notizia che vi invio per una pubblicazione su Il dialogo,
Augusta de Piero

Ciao a tutt*,

Da circa 10 giorni fuori dal CIE di Gradisca staziona con grande tenacia Yasemin, vent'anni, incinta di 7 mesi di Radouane, 25 anni, detenuto a Gradisca da un mese dopo aver passato due settimane al centro di Torino. Yasemin chiede l'immediata scarcerazione di Radouane, con cui è già sposata con rito islamico e con cui conviveva a Torino da due anni. Radouane è uno dei tre detenuti che da venti giorni stanno portando avanti uno sciopero della fame. Erano partiti in 48 quando le misure repressive all'interno del CIE si sono fatte ancora più insopportabili. Durante l'ultima visita di una delegazione di parlamentari, circa 20 giorni fa, un ragazzo si è gettato con forza contro il vetro anti-sfondamento delle celle, riportando una ferita alla testa e perdendo I sensi. La delegazione ha parlato con un altro ragazzo che si trova in sedia a rotelle poichè durante l'ultima grossa rivolta gli è stato sparato un lacrimogeno sulla gamba. Come sempre non possiamo sapere tutto quello che succede all'interno del CIE, date le misure di isolamento cui i detenuti sono sottoposti: tuttavia ora abbiamo delle notizie anche all'esterno, grazie a Yasemin e alla sua lotta. Crediamo sia fondamentale sostenerla non solo affinchè possa ricongiungersi a Radouane ma anche per riprendere a parlare e a mobilitarsi contro I CIE.

Alcune persone di Tenda per la Pace e i diritti e dell'UDS da giorni si alternano per non lasciare sola Yasemin, che questa notte è arrivata a rifiutare l'accoglienza che le era sempre stata offerta e ha passato la notte su un materassino davanti al CIE, con i “ci dispiace” dei poliziotti che lavorano al suo interno.

C'è da fare molto di più: abbiamo già una serie di proposte e ragionamenti da fare che ci piacerebbe condividere con voi, pertanto convochiamo una riunione presso la nostre sede a Staranzano (Piazza Dante 4) alle ore 21.00 di martedì 17 luglio. Chiediamo inoltre a chi è disponibile a passare qualche ore fuori dal CIE con Yasemin per non lasciarla sola questo weekend di farsi vivo a questo numero: 3208105362< (Marta).

A martedì!

Tenda per la pace e i diritti



Domenica 15 Luglio,2012 Ore: 06:49