DIRITTI
La FCEI aderisce all'iniziativa "LasciateCIEntrare"

di Agenzia NEV del 21/07/2011

Di Lecce: urgente l'istituzione di un organismo indipendente di controllo e ispezione. Lunedì 25 manifestazioni davanti ai CIE e ai CARA per il diritto di accesso nei centri


COMUNICATO STAMPA

Roma, 21 luglio 2011 (NEV-CS31) - La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) è tra i numerosi enti che aderiscono all'iniziativa "LasciateCIEntrare" che porterà, lunedì 25 luglio, parlamentari di numerose forze politiche, consiglieri regionali, giornalisti, e rappresentanti dell'associazionismo a manifestare davanti ad alcuni Centri di identificazione ed espulsione (CIE) e Centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA). Lo scopo è denunciare le condizioni in cui vivono le persone trattenute nei centri e protestare contro il fatto che i CIE e i CARA siano "luoghi interdetti alla società civile e in cui solo alcune organizzazioni umanitarie arbitrariamente scelte riescono ad entrare", come recita un comunicato stampa diffuso dagli organizzatori. Secondo la circolare del Ministero dell'Interno, emanata il 1 aprile 2011, giornalisti, avvocati, sindacalisti, collaboratori di parlamentari, esponenti dell'associazionismo, ma anche pastori e religiosi, sono considerati "un intralcio" all'operato degli enti gestori e perciò vengono tenuti fuori dai CIE e dai CARA. "Questo toglie la possibilità di una corretta informazione e di un controllo esterno su quanto avviene nei centri, dove, sia in base a rapporti internazionali sia dalle testimonianze di persone che ne sono uscite, sappiamo vengono violati fondamentali diritti umani - precisa Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della FCEI -. I CIE e i CARA sono di fatto dei luoghi di reclusione in cui vengono detenute persone che non hanno commesso alcun reato e a cui vengono garantite meno tutele di chi sconta una pena in carcere".

Più in generale sull'iniziativa di lunedì - che ha tra i promotori la Federazione nazionale stampa (FNSI), l'Ordine dei giornalisti, Articolo 21 -, Di Lecce ha dichiarato: "Ci auguriamo che questa mobilitazione possa costituire un momento importante di sensibilizzazione per ripensare le attuali politiche migratorie, italiane ed europee. Come chiese sentiamo l’urgenza di riaffermare un punto di riferimento forte, che è quello della dignità della persona che deve essere rispettata indipendentemente dal luogo dove è nata o da quello in cui si trova. Auspichiamo anche - ha proseguito Di Lecce - l'istituzione di un organismo nazionale indipendente di controllo e ispezione che abbia il mandato di compiere visite regolari e senza preavviso nei CIE e nei CARA, così come previsto dagli standard internazionali.

AGENZIA NEV – NOTIZIE EVANGELICHE

SERVIZIO STAMPA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA

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Giovedì 21 Luglio,2011 Ore: 17:17