A due anni dalla strage di Castel Volturno appuntamento contro razzismo e camorra
LA LOTTA CONTINUA E IL VOSTRO RICORDO CI RENDE PIU' FORTI !
COMUNICATO STAMPA
Sono passati due anni dalla "strage di San Gennaro" dove sei migranti furono trucidati dai mitra della camorra. In questi due anni la vita a Castel Volturno non è sostanzialmente cambiata. La Prefettura di Caserta è divenuta la sede del “Modello Caserta” voluto da Maroni ossia di quel coordinamento tra le forze dell'ordine che ha portato all'arresto di alcuni esponenti della criminalità e fatto della repressione l'unica arma per combattere la camorra. Ma il Modello Caserta ha continuato ad ignorare l'insicurezza dei luoghi di lavoro e lo sfruttamento dei lavoratori tutti italiani e immigrati posti quotidianamente di fronte al ricatto “o lavoro o diritti”. La crisi economica l'assenza di strumenti di emersione dal lavoro nero hanno aumentato la discriminazione sociale, lavorativa, giuridica e reso i migranti ancor più vulnerabili, ricattabili da caporali e camorristi. I migranti continuano ad essere sfruttati nelle campagne, nell'edilizia; le forze dell'ordine continuano a fermare lavoratori alle 4 di mattina alle rotonde o negli autobus scambiando le vittime dello sfruttamento con i criminali; ottenere il permesso di soggiorno diventa sempre più complicato e difficile. La camorra ha sparato per dare un avvertimento, per marcare il loro potere sul territorio. A Giuseppe Setola gli è stato contestata anche l'aggravante di "odio razziale" ed il processo sta confermando l'innocenza dei sei migranti. Questa verità sembra così difficile da accettare. Giornalisti, scrittori, politici e a volte persino qualche operatore sociale continua a sostenere la tesi che qualche cosa di poco chiaro i sei devono avercela. Riteniamo infatti che, nonostante il vuoto istituzionale e le "dimenticanze" delle varie amministrazioni succedutesi su questo territorio nell'onorare degnamente le vittime della strage, sia per noi doveroso ricordare il sacrificio di chi è caduto innocentemente sotto i colpi della violenza camorrista e razzista e il coraggio di chi ha denunciato e non ha abbassato la testa. Il Movimento dei Migranti e Rifugiati vuole perciò riaffermare che la morte di KWADWO OWUSU WIAFE - IBRAHIM ALHAJI -KARIM YAKUBU (AWANGA) KUAME ANTWI JULIUS FRANCIS- JUSTICE SONNY ABU -ERIC AFFUN YEBOAH e la testimonianza dell'unico sopravvissuto JOSEPH AYIMBORA grazie al quale è stato possibile arrestare i Killers e che oggi è sottoposto ad programma di protezione Non è stata invano e che la loro memoria ci rende più forti e determinati nelle nostre lotte. Non è la violenza della camorra a farci paura ma il silenzio e l'indifferenza verso una popolazione di lavoratori immigrati e di rifugiati considerati facili bersagli, sui quali sparare per allenarsi. VI ASPETTIAMO SABATO 18 SETTEMBRE ALLE ORE 11.00 SUL LUOGO DELLA STRAGE A Castel Volturno nei pressi del locale commerciale “ob exotic fashion” al numero civico 1083 ss Domitiana per installare una scultura simbolo di fratellanza contro le camorre e il razzismo. L'invito alla partecipazione è stato rivolto anche al Comune di Castel Volturno al quale è stato chiesto di patrocinare l'iniziativa. Promotori: Movimento dei Migranti e dei Rifugiati - Ass. Black and White - Ass. Jerry Ass.ne Jerry Masslo - Ass. Senegalesi di Caserta - Ass. Radicale Legalità e Trasparenza - Caritas - Centro Sociale Autogestito ex canapificio- Comboniani- Lab. Sociale Corsia di Sinistra Acerra - Centro Pastorale Giovanile- Scout- Missionari di Castel Volturno - Operazione Colomba- Padri Sacramentini - Studenti Medi- Con il sostegno di: ASGI Campania- Circolo Arci Thomas Sankara- Forum Antirazzista Campania
Giovedì 16 Settembre,2010 Ore: 14:49 |