INIZIATIVA PROGETTO “LA SOSTA”

a cura dei giovani della C.d.B. S. Paolo di Roma

Domenica 30 maggio 2010 comincerà il progetto La Sosta, promosso dai giovani della comunità di base di S. Paolo a Roma a favore dei profughi afgani della stazione Ostiense.
Dopo le traversie che i profughi afgani hanno subito lo scorso inverno, essendo peraltro stati costretti a vivere nella cosiddetta “buca” alla stazione Ostiense, i ragazzi della comunità di base hanno previsto dei turni volontari di servizio, tra di loro e insieme agli adulti, per aiutare ad organizzare una cena domenicale che si svolgerà presso i locali della comunità stessa.
Metteremo a disposizione la cucina e il salone affinché i giovani afgani abbiano la possibilità di cucinare i cibi della loro tradizione, socializzare tra loro e con tutti noi.
Saremo noi a dar loro una mano, nella sistemazione dei tavoli e nella preparazione delle pietanze, sotto la loro guida e supervisione.
Al sabato i giovani della comunità andranno a fare la spesa insieme agli amici afgani che si saranno proposti come cuochi per la sera successiva.
Non ci sono al momento molti altri dettagli disponibili poiché verranno stabiliti in corso d’opera, secondo l’esperienza “sul campo”.
 
QUI SOTTO RIPORTIAMO LE NOTIZIE DI QUESTO INVERNO SULLE VICISSITUDINI PATITE DAI PROFUGHI AFGANI.
Profughi afgani trasferiti dalla ''buca'' di Ostiense
 
  • il campo dei profughi afgani ad Ostiense campo afgani ad Ostiense
E’ una conclusione a lieto fine quella dei circa cento profughi afgani che per più di un anno hanno vissuto nella "buca" (come la chiamavano loro) in condizioni al limite trafango e immondizia in una "buca di terra" in via Capitan Bavastro, ad Ostiense.
Esattamente 113 rifugiati di guerra sono stati censiti dalla protezione civile e trasferiti nel centro di accoglienza per i richiedenti asili di Castelnuovo di Porto a circa un ora da Roma.
"Offriremo a questi uomini tutto il supporto necessario di cui hanno bisogno -commenta il Commissario della Croce Rossa Francesco Rocca- fino a quando questa triste vicenda non troverà una soluzione. Abbiamo predisposto il trasferimento sui nostri mezzi di 113 migranti e siamo felici che prima dell'emergenza freddo si sia trovata per loro una sistemazione che possa accoglierli dignitosamente"
"Abbiamo trovato un accordo con la prefettura perche' Castelnuovo di Porto sia il punto di transito per evitare che le persone vivano nelle baracche. Soprattutto i rifugiati politici". Ha detto il sindaco Gianni Alemanno che ha precisato che "Castelnuovo di Porto è a disposizione ed è il primo centro di transito che viene fatto per avere un punto di riferimento quando vengono effettuati gli sgomberi di accampamenti abusivi".
LA POLEMICA DI ALZETTA - "I profughi afgani sgomberati dal terminal, sono stati temporaneamente trasferiti al Cara - centro assistenza richiedenti silo -, Tali strutture somigliano più a delle case di reclusione più che a dei luoghi di accoglienza;
inoltre non è stata data nessuna garanzia sull'accoglimento delle istanze d'asilo avanzate dai profughi. Temiamo che una questione sociale si trasformi in un problema di ordine pubblico e che come tale verrà poi gestito. Chiediamo una sistemazione idonea e dignitosa, magari in un centro appositamente costituito, per i profughi - anche per coloro che non sono stati ancora trasferiti".
Chi non ha potuto essere trasferito nel centro -fa sapere l'assessorato alle politiche sociali del Comune di Roma - sarà accolto a partire dal primo dicembre presso le strutture allestite dal Comune per l’emergenza freddo.


Marted́ 25 Maggio,2010 Ore: 15:22