L'ORCO

di Peppe Sini

L'orco che sbrana le vite dei migranti che muoiono nel Mediterraneo altri non è che la politica razzista e assassina dei governi europei.
Basterebbe una semplice decisione dei governi europei e le mafie dei trafficanti sarebbero annichilite, ed innumerevoli vite umane sarebbero salvate.
E quella semplice decisione è consentire l'ingresso legale e sicuro nel continente che abitiamo a tutte le persone in fuga dall'orrore.
E quella semplice decisione altro non sarebbe che prendere sul serio ed applicare concretamente e coerentemente le nostre stesse leggi fondamentali: dalla Dichiarazione universale dei diritti umani alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea alla Costituzione della Repubblica Italiana.
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Se chi disperato ha dovuto abbandonare la sua casa e la sua famiglia inseguito dalla guerra e dalla fame, dalle milizie assassine e dai disastri ambientali, avesse la possibilità di giungere in Europa in modo legale e sicuro, affiderebbe forse la sua vita alle mafie dei trafficanti?
E' la politica disumana dei nostri governi che crea il mercato dei trafficanti, che favoreggia le mafie schiaviste, che espone e che reca al massacro innumerevoli innocenti.
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Ma chi disperato è in fuga dalla morte non ha forse diritto alla nostra solidarietà in quanto essere umano, in quanto esseri umani?
Non dovremmo noi agire per salvare la sua vita? Non è questa da sempre la prima ed unica legge che fonda l'umana convivenza, il consorzio sociale, la civiltà che è una?
Ed allora se la persona perseguitata e fuggiasca ha diritto al nostra aiuto per salvare la sua vita, ed allora se noi abbiamo il dovere di salvare la vita della persona perseguitata e fuggiasca, non ne consegue che occorre abolire le scellerate misure che impediscono a queste persone innocenti di trovare scampo dalla schiavitù e della morte? Non ne consegue che occorre adoperarci a garantire accoglienza e assistenza a questi fratelli, a queste sorelle?
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Le mafie dei trafficanti sarebbero annientate da una semplice azione dell'Italia e dell'Europa:
1. inverare il dovere d'asilo garantendo il trasporto e l'ingresso legale e sicuro nel nostro continente a chiunque ne abbia bisogno e quindi diritto;
2. cessare di sostenere le dittature e le mafie e di alimentare le guerre e lo schiavismo nel Sud del mondo;
3. cessare di rapinare il Sud del mondo;
4. promuovere ovunque pace, democrazia, giustizia sociale e rispetto dei diritti umani con concrete e coerenti politiche nonviolente di autentica solidarietà e condivisione.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti.
Riconoscimento del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignità, alla solidarietà.
Vi è una sola umanità in un unico mondo casa comune dell'umanità intera.
Solo la nonviolenza può salvare l'umanità.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 4 marzo 2015
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, centropaceviterbo@outlook.it, web: lists.peacelink.it



Mercoledì 04 Marzo,2015 Ore: 20:53