La vita dei popoli in mano ai folli

di Enrico Peyretti

"Fuoco e furia" minaccia un folle (Trump) ad un altro folle (il dittatore della Corea del Nord), che provoca il provocatore del mondo.
La vita dei popoli, degli ultimi, dei poveri, dei bambini, è nelle mani dei folli, uno perché figlio di dittatore, l'altro perché eletto da una democrazia senza saggezza, ipnotizzata.
Qualche nostro ministro (Minniti) fa politica forte - non sulla rovina dell'ambiente, ma sul fenomeno storico delle migrazioni di popoli umani in fuga dal morire di guerra e di fame (si pregava "a peste, fame et bello, libera nos Domine") - allo scopo di candidarsi come uomo forte in un possibile prossimo governo di centro-destra. Il segretario del partito di centro (Renzi) cerca di porre margini a questa manovra personale, che è in contrasto con la propria manovra personale. E' una "inversione morale" scrive Ezio Mauro. Voci cattoliche significative protestano in nome dell'umanità. Si accusano indistintamente e si mettono limiti ai volonari soccorritori di profughi, le Ong, che attuano la "legge del mare" superiore alle leggi statali. La Realpolitik soffoca l'umanità. I popoli della civiltà europea si ostinano a chiudere in confini murati e spinati, con politiche subumane, l'umanesimo europeo di bella memoria, che si arrogò il diritto violento di civilizzare il mondo, imponendosi con la conquista armata sui nonni dei profughi di oggi. Mentre i nostri poveri, abbandonati dallo stato, emigravano con dolore. 
C'è da disperare. Non disperare, ma, con Gandhi, "dire la verità ai potenti", e agire con il satyagraha, la forza vera nonviolenta.
Enrico Peyretti, Torino



Giovedì 10 Agosto,2017 Ore: 17:09