Il terrorismo: padre o figlio del Maligno?

di Mario Mariotti

Premesso che il terrorismo è sempre e comunque da condannare, perché colpisce gli innocenti, perché nasconde le radici dei problemi, perché fa diventare buoni i cattivi, perché è sempre radice di altro terrorismo; premesso che il Califfato è terrorismo di stato e va fermato perché il suo fondamentalismo è a livello culturale dell'alto Medioevo, per non entrare nella spirale di più bombardamenti e più terrorismo proviamo ad ampliare il quadro che sottende agli eventi del 13 novembre.
I Francesi vanno a teatro, in caffè, alla partita: l'ISIS rammenta loro che il loro Paese è in guerra contro di lui e lo sta bombardando. La Francia usa i caccia-bombardieri, il Califfato non ne possiede di bombardieri, perché l'occidente non glieli ha venduti, ed usa il terrorismo. Di vittime civili, è sicuro, ce ne sono da entrambe le parti, ma emergono solo quelle occidentali. Dell' esistenza dell’ISIS, poi, bisogna ringraziare gli USA ed in subordine l’Inghilterra, con le loro guerre d'aggressione all'Iraq.
I militanti dell’ISIS, sono infatti gli ex soldati di Saddam, rimasti disoccupati e riarmati dagli USA in funzione anti-sciita direttamente in Iraq per procura in Iran e in Siria in funzione anti-Assad, per rompere le scatole alla Russia. La Francia, per parte sua, ci ha messo del proprio in Libia, per cui anche quel sito è diventato fertile per la malapianta del terrorismo. Risolvere i problemi coi bombardamenti, la storia ce lo insegna da sempre, non funziona, anzi, essi sono il seme del futuro terrorismo, dato che le prime vittime sono i civili, e cresce l'dio e il desiderio di vendetta contro gli aggressori che bombardano.
Tutto l'Occidente, poi è scandalizzato dal terrorismo, ma non abbastanza da rifiutare di comprare il petrolio dell'ISIS a mercato nero. Il Califfato, con quella che ricava e coi fondi che arrivano dall'Arabia Saudita compra armi al mercato nero internazionale, per cui gli yiadisti hanno in mano armi prodotte e vendute dall’Occidente, anche dalla Francia; ma questo non da scandalo. Basterebbe interrompere questo flusso di armi date in mano ai terroristi e questi ultimi non avrebbero strumenti per aggredire il prossimo, ma nessuno parla della necessità di questa iniziativa, e neanche di quella di denunciare al’ONU chi li finanzia. Tutti sono scandalizzati per la ferocia dell’ISIS, i morti ammazzati dall'Occidente non fanno notizia, il terrorismo tecnologicamente avanzato dei bombardieri non viene recepito come tale, cioè terrorismo, mentre le vittime civili innocenti, che sono da entrambe le parti, hanno un diverso destino.
Tutti quanti poi si dimenticano che alla radice di tutto quanto c’è la povertà, le ingiustizie subite e l'arretratezza culturale di quei Paesi, che al posto del "Dio lo vuole" delle nostre crociate medioevali, oggi dicono "Allah è grande" ammazzando il prossimo, esplicitando in questo modo un ritardo culturale di secoli.
Per quanto riguarda la povertà, ci hanno pensato prima il colonialismo europeo e oggi le Multinazionali, a far praticare a quelle popolazioni il "Beati i poveri in spirito". Quei Paesi sono ex-colonie del libero e democratico Occidente, il quale con la sua presenza, vedi Francia e Inghilterra, invece di favorire il decollo culturale ed economico di quelle contrade, si è limitato a rapinare le materie prime ed a tenere analfabeti i propri sudditi d'oltre-mare. Oggi le Multinazionali lavorano sulla stessa linea, e foraggiano i governi autoritari per tenere bassi i lavoratori e guadagnare di più. Quindi povertà ed arretratezza culturale sono anche frutti del Made in Occidente.
Adesso, e ancora per chissà quanto, ci riempiranno le orecchie gli ululati di coloro che creano le condizioni del negativo, e poi ululano contro di lui, facendo la parte dei buoni.
L'informazione, a questo proposito svolge una funzione inqualificabile e schifosa: invece di spiegare le ragioni degli eventi, di rammentare che la Francia sta bombardando, invece di rammentare al prossimo che la prima violenza è l'ingiustizia, invece di mettere a fuoco la radice dei problemi e di denunciare il commercio delle armi e coloro che si ingrassano su tale commercio, va a intervistare solo le vittime di una parte, focalizzando in questo modo solo le colpe dei terroristi e mai la complicità colposa, involontaria, merito dell'informazione mancata, delle vittime stesse, che digeriscono come normale che il loro Paese stia bombardando un altro Paese, e si ritrovano vittime senza sapere il perché.
La religione, complica il problema, e qui g1i USA, oltre la loro superbia, evidenziano la loro squallida arretratezza culturale: avevano foraggiato Osama Bin-Laden in funzione antisovietica, e si sono ritrovati Al Quaeda e l’11 settembre; adesso hanno foraggiato Al-Bagdadi contro la Siria di Assad per fottere la Russia che lo protegge, e ci troviamo al 13 novembre di Parigi. Gli USA continuano a non capire che a mettere in mezzo le religioni e il fanatismo di coloro che fanno le loro porcate in nome di Dio, creano delle situazioni negative dalla durata e dagli esiti imprevedibili.
E così oggi siamo  davanti, per l'ennesima volta, al terrorismo dimenticando che esso lavora sempre a danno degli innocenti, dimenticando che esso è il frutto dell'ingiustizia, dimenticando che è l’ingiustizia la prima forma della violenza.
L'ISIS, se gli si tagliassero le radici, armi e finanziamenti si estinguerebbe in brevissimo tempo, ma si vede che questo limiterebbe i profitti di qualcuno... Nessuno, purtroppo, denuncia ed aggredisce le cause strutturali del negativo che incombe. E allora? Non ci sono colpevoli in Occidente; Bush ha chiesto scusa, Blair ha fatto la stessa cosa, la Francia si vede che pensava di essere immune dalla reazione del Califfato, i colpevoli sono solo i terroristi, la macchina che li produce resta sconosciuta, il fenomeno ha un grande futuro…
Mario Mariotti



Sabato 21 Novembre,2015 Ore: 23:26