ASIA/SIRIA
Settimana di preghiera per la pace in Siria

di Agenzia FIDES del 30/08/2013

L’Arcivescovo Matta Roham: “Facile avviare attacchi aerei, difficile fermare le conseguenze”


ASIA/SIRIA - Settimana di preghiera per la pace in Siria

Parigi (Agenzia Fides) – Una Settimana di preghiera per la pace in Siria si apre oggi, 30 agosto, e durerà fino al 6 settembre, nei 17 paesi in cui è presente l’opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS). Come spiega una nota inviata a Fides dall’ufficio francese di ACS, la settimana era programmata in ottobre, ma gli avvenimenti di questi giorni hanno consigliato di anticiparla: “Non possiamo aspettare. Il tempo di pregare per la pace per il popolo siriano è ora. I nostri fratelli in Siria ne hanno bisogno, più che mai”, spiega la nota. La campagna, che prevede un specifica intenzione giornaliera, si unisce all’incessante orazione per la pace e per scongiurare un intervento militare di paesi occidentali, che va avanti in tutte le comunità cristiane in Siria, come ampiamente documentato dall’Agenzia Fides (vedi Fides 29/8/2013).
La preghiera diffusa da ACS, e destinata ai fedeli in tutto il mondo, invoca da Dio “un futuro di pace per la Siria, fondato sulla giustizia per tutti” e recita: “Dio di misericordia, ascolta il grido del popolo siriano, conforta coloro che soffrono a causa della violenza, consola quanti piangono i loro morti, converti i cuori di coloro che hanno preso le armi, proteggi quanti sono impegnati per la pace. Dio della speranza, ispira i leader a scegliere la pace invece della violenza e a cercare la riconciliazione con i loro nemici”. (PA) (Agenzia Fides 30/8/2013)

 

ASIA/SIRIA - L’Arcivescovo Matta Roham: “Facile avviare attacchi aerei, difficile fermare le conseguenze”

Hassakè (Agenzia Fides) – “E’ facile dare il via ad attacchi aerei sulla Siria, ma è difficile porre fine alla guerra e alle conseguenze di questi attacchi per tutto il Medio Oriente”: è il commento, affidato all’Agenzia Fides da Eustathius Matta Roham, Arcivescovo metropolita siro-ortodosso di “Jazirah e Eufrate”, preoccupato a amareggiato per la situazione che sta vivendo la nazione. “Ovunque, in Siria e fuori dalla Siria, i fedeli stanno pregando per scongiurare un attacco di paesi stranieri contro la Siria e perché si possa costruire la pace a tutta la regione. Noi tutti preghiamo che il Signore nostro Gesù Cristo illumini le menti delle persone al potere, perché agiscano secondo giustizia e pace, per il bene degli esseri umani”.
L’Arcivescovo informa l’Agenzia Fides sulla situazione del governatorato di Hassake, nella Siria orientale, al confine con Turchia e Iraq. “I voli nell’aeroporto civile di Kamichly, così come in tutti gli altri aeroporti siriani, sono bloccati. Sono fermi anche i trasporti terrestri da Kamichly verso tutte le altre città siriane e verso il Libano. La popolazione, già provata dal conflitto, teme un aggravarsi della situazione”, con ulteriori conseguenze di fame e miseria.
Un altro Vescovo cattolico siriano, che chiede l’anonimato, spiega all’Agenzia Fides: “Oggi è impossibile immaginare il futuro di questo paese, un tempo terra pacifica e casa per tutti i rifugiati del Medio Oriente. Il fatto più drammatico è l'assenza di qualsiasi forma di dialogo negli ultimi tre anni, mentre l' angoscia e la disperazione abitano questo piccolo popolo, inerme e martire”
“Questo conflitto – prosegue il Vescovo – ha trasformato la Siria in un campo di battaglia, distruggendo il mondo del lavoro, l'innocenza dell'infanzia, la tranquillità delle famiglie, oltre che infrastrutture, scuole, luoghi di culto, case e ospedali”. “E’ una crudele tragedia – conclude – una piccola nazione porta una croce così pesante, in silenzio, a immagine della sofferenza e Gesù. Di fronte a questo dramma, gli sguardi silenziosi, le abbondanti lacrime e i cuori spezzati sono un linguaggio che va direttamente al Cuore Immacolato di Maria, ai piedi della Croce”. (PA) (Agenzia Fides 30/8/2013)

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Venerdì 30 Agosto,2013 Ore: 13:39