Un'altra guerra in Mali

a cura della Redazione

Le recenti notizie dal Mali (vedi ansa.it) di un intervento francese danno il via ad una nuova avventura neocoloniale, in violazione dell'articolo 2 comma 4 della Statuto nell'ONU:
"I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite".
Viene completamente saltato il passaggio dell'Onu per andare direttamente verso l'intervento militare secondo logiche unilaterali.
Per quando questo intervento venga presentato come un modo per scongiurare il peggio (un regime islamico vicino ad Al Qaida), ci sembra chiaro che se questo diventa il metro su cui misurare gli interventi militari, da ora in poi l'ONU diventerà definitivamente la sede di ratifica di quanto già avvenuto con la forza e il suo ruolo sarà quello di ricomporre i cocci dei conflitti, facendo un ruolo di supplenza della Croce Rossa.

Vedi anche:

Mali: esercito riprende Konna, in campo anche i soldati Ecowas

(AGI) - Bamako, 12 gen. - L'esercito del Mali ha annunciato di aver ripreso il controllo di Konna, la citta' nel centro del Paese conquistata dai salafiti che gia' controllano il nord.
Sarebbe il primo risultato della massiccia controffensiva scattata venerdi' con il supporto francese e di altri Paesi africani. "La citta' di Konna e' nelle mani delle Forze armate maliane", ha dichiarato al telefono un ufficiale. Intanto il governo della Costa d'Avorio ha annunciato che e' cominciato il dispiegamento dei militari della Comunita' economica degli Stati d'Africa occidentale (Ecowas) dopo il via libera di venerdi'. L'intervento militare con 3.300 uomini era stato autorizzato da una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, la 2085 del 12 ottobre 2012, che copre anche l'azione della Francia. Proprio Parigi ha chiesto all'Onu di "accelerare" l'attuazione della risoluzione che autorizza lo schieramento di una forza internazionale. In una lettera del suo ambasciatore al Palazzo di Vetro, Gerard Araud, la Francia ha anche comunicato di aver accolto la richiesta del presidente maliano, Dioncounda Traore, con l'invio di militari che "combattono contro i terroristi" che "minacciano l'integrita' territoriale del Paese. Nella missiva francese indirizzata all'ambasciatore pakistano, Masood Khan, presidente di turno del Consiglio di sicurezza, si spiega che l'operazione durera' per tutto il tempo necessario, come precedentemente spiegato dal presidente Francois Hollande




Domenica 13 Gennaio,2013 Ore: 06:57