Siria, giornalisti uccisi a Homs: Marie Colvin, Rèmi Ochlik e Rami Al Sayed.

di Alessandro Marescotti

La ricostruzione che i media fanno dell'accaduto e' totalmente affidata alle informazioni fornite dai ribelli e da Al Jazeera. Informazioni discordanti e ancora poco chiare circa la dinamica dei fatti. Cio' nonostante, Rainews fa dire alla cronista che sono i colpi sparati dal regime a uccidere i giornalisti. Che sia una bomba o un razzo non e' ancora chiaro. Vediamo le informazioni che giungono.

Un gruppo di giornalisti è stato colpito durante il bombardamento in corso nella città siriana di Homs. Testimoni hanno raccontato che le bombe hanno colpito il centro stampa dei militanti anti-regime. 

A riferirlo è stato un attivista, Omar Shaker ma le emittenti Al Arabiya e Al Jazeera hanno confermato.

Vi e' pero' una diversa versione: i giornalisti sabbero stati centrati da un razzo mentre fuggivano dalla loro abitazione bombardata.

Come notate da una parte si parla di colpi sull'appartamento dove erano ospitati. Dall'altra si dice che i reporter si trovavano in un centro stampa allestito dai militanti antiregime a Bab Amro.

La notizia è stata diffusa inizialmente dalla tv satellitare al-Jazeera che citava attivisti locali.

Notate la contabilita' di guerra.

Siria, oltre 7mila morti dall'inizio della rivolta, riporta tg24.sky.it: "Sono 7.636 i morti dall'inizio della repressione in Siria. E' la cifra fornita dall' Osservatorio siriano dei diritti umani, secondo cui le vittime civili sono 5.542 mentre le altre 1.692 sono soldati disertori".
Neanche un soldato o un poliziotto ucciso?

Sommate 5542 a 1692 e non viene 7636. Neanche su questi dettagli fanno le verifiche.

Alessandro Marescotti

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E Sarkozy ne approfitta e parte per la guerra in Siria: (ANSA) - PARIGI, 22 FEB - ''Ora basta, questo regime deve andare via'': lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy riferendosi alla Siria, dopo la morte di due giornalisti, un americano e un francese, oggi a Homs. Parigi ha chiesto un "accesso" per soccorrere le vittime della repressione nella città siriana di Homs e ha convocato l'ambasciatore di Damasco a Parigi: lo riferisce il Quai d'Orsay.

Ci vogliono far credere che siamo ancora ai tempi della Guerra di Troia con "casus belli" inventati di sana pianta.

 



Mercoledì 22 Febbraio,2012 Ore: 16:59