HERAT

di PEPPE SINI

 Il governo italiano, il parlamento italiano, il presidente della Repubblica Italiana, che illegalmente ed insensatamente hanno deciso ed imposto la partecipazione del nostro paese alle criminali guerre imperialiste, razziste e terroriste in Afghanistan e in Libia, con questa loro scellerata decisione hanno reso il nostro paese corresponsabile delle stragi di cui quelle guerre consistono, hanno coinvolto l'intero popolo italiano nella guerra - come effettuale complice dei massacri la' oggi, come potenziale vittima dei massacri qui domani -, ed hanno esposto degli italiani, cola' inviati in guerra, all'orrore di essere uccisi, all'orrore di uccidere.

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra.

Torni immediatamente l'Italia al rigoroso rispetto della Costituzione della Repubblica, che esplicitamente proibisce al nostro paese di prendere parte a quegli eccidi.

C'e' un solo modo per fermare le stragi: cessare di fare la guerra.

Il diritto e la morale, il volto delle vittime, la voce dell'umanita' chiedono pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti. Chiedono la scelta della nonviolenza inveratrice della civile convivenza, inveratrice della dignita' di ogni essere umano e di tutti.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 572 del 31 maggio 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it



Marted́ 31 Maggio,2011 Ore: 15:43