Intervista ai La Griffe
di Ester Coppola
La Griffe nascono nel gennaio 2014 dalle ceneri dei Controverso. Riccardo Vinciguerra e Daniele Perticaroli proseguono il cammino musicale con un nuovo progetto modificandolo nei contenuti in base al nuovo percorso sonoro diventato più minimale, sperimentale ed elettronico. Iniziano la collaborazione con il Dj/Producer Max Stanzione. Il nuovo percorso porta ad eliminare una chitarra e ad una presenza più equilibrata ma costante dell’elettronica. Nel 2014 la band sviluppa pertanto la nuova direzione, un restyling totale in base alle nuove sensazioni e sonorità. Prendono così forma una decina di tracce inedite totalmente scritte, suonate e arrangiate dal duo che si occupa anche della produzione. Partecipano al film "Di tutti i Colori" di Max Nardari, nel quale i La Griffe rappresentano se stessi suonando un brano inedito totalmente riarrangiato per la pellicola e fortemente voluto dal regista. La band decide di arrangiare nuovamente anche Disco Dance, successivamente presentata al Derby del Cuore 2014 presso lo Stadio Olimpico di Roma. Il 22 settembre 2015 pubblicano il loro primo lavoro "Deserto", seguito successivamente da "Altrove". La band si esibisce il 12 dicembre 2015 all'Auditorium Parco della Musica insieme ad Amedeo Minghi eseguendo 2 brani accompagnati dall’Orchestra Internazionale di Roma. A metà 2016 è uscito il nuovo EP dal titolo "Hypno-pop".
Eravamo alla ricerca di qualcosa che desse un'idea di eleganza, La griffe suonava bene, lo sentivamo nostro, con convinzione.
Concettualmente si. Crediamo che i loop ossia i suoni o le parti vocali che si ripetono con frequenza all'interno del brano siano essenziali per entrare in contatto con le precise atmosfere che la canzone o la musica vuole comunicare. E' un aspetto che curiamo molto, tanto da caratterizzarne il genere, chiamare l'album d'esordio con questo nome è stata una felice intuizione di un nostro caro amico.
Quasi per nulla. Il nostro è stato un percorso bello con la band precedente (Controverso) che ci ha portato fino a quello che sono diventati i La Griffe. La citazione vuole proprio descrivere la bellezza di una novità, che si porta dietro anche gli sbagli del passato, così da essere più solida e reale, proiettata al futuro.
No, non lo facciamo mai, nessuno di noi tre. Nei testi delle canzoni traspare questo sentimento, quasi ovunque, ma è contaminato da quello che poi inesorabilmente è la realtà , è proprio quel momento che cerchiamo spesso di descrivere.
Max in questo è maestro, innumerevoli le sue maratone in auto per centinaia di chilometri anche solo per un bacio.
Si, assolutamente. Quella frase vuole esprimere qualcosa di positivo dalla sua durezza. Il passato è quasi sempre nel bene e nel male qualcosa di bello. Ogni cosa che passa è nostalgia.
Si, decisamente. Alla fine le cose sono abbastanza semplici, basta essere sempre onesti con se stessi e dirsi sempre la verità.
No, il giorno è mirato. Il brano è stato concepito proprio di giovedi, con tante nubi in cielo sul terrazzo di un palazzo a Trastevere, come cita la canzone. Inoltre il giovedì è un giorno speciale, è come se fosse accogliente, Altrove è un pezzo da giovedì.
L'indifferenza spesso è figlia dell'ignoranza. Bisognerebbe essere più attenti, è sottile ma diverso. Bisognerebbe dare sempre il giusto valore alle cose, solo così quello che a noi sarà indifferente non sarà nocivo per la società.
Ovunque in alto. Un alto fatto di qualità, di qualcosa che sia vero, credibile, emozionante.
Lunedì 30 Gennaio,2017 Ore: 21:17 |