Medio Oriente
Attacchi mediatici a Infopal: logiche di una guerra persa in partenza.

di Redazione di Infopal

Esprimiamo solidarietà alla redazione di Infopal e ad Angela Lano, che ne è direttrice, che stiamiamo per la sua onestà e capacità professionale. Non è con le campagne di odio contro chi fa il suo mestiere di giornalista che si risolveranno i problemi della guerra in Medio Oriente.
Scritto il 2010-06-08
Da diverse settimane, ormai, è in atto una campagna mediatica contro la  redazione di Infopal. E' una guerra psicologica, ad hoc, anti-Flotilla e  anti- informazione, che usa accuse inflazionate come quella di "antisemitismo".
 E' ormai chiara la dinamica manipolatoria: poiché la Freedom Flotilla era  in  preparazione, a maggio, e ritenendo che l'agenzia Infopal avrebbe veicolato  quotidiane informazioni sulla missione umanitaria, la Israel Lobby, ben  presente in Italia, ha scatenato i suoi megafoni e strilloni, qua e là, per  screditare a priori e poi a posteriori l'operato della redazione, lanciando  una  campagna mediatica che la vede assimilata, in modo fraudolento e  diffamante,  all'antisemitismo.
 Nulla vi è in Infopal di antisemita. Questo è evidente a tutti, tranne a  chi,  muovendosi all'interno di logiche propagandistiche, vorrebbe azzerare tutte  le  voci libere e oneste di quel giornalismo italiano che si occupa di Vicino  Oriente e di Palestina.
 La redazione di Infopal ritiene ridicole oltre ogni limite le accuse  rivoltele  da giornali che neanche fanno la fatica di verificare notizie e fonti ma  semplicemente si limitano a copiare le menzogne scritte da altri, dando  prova  di giornalismo con scarsa etica professionale (ad esempio: Tizio che  diventa  "direttore" di Infopal; Angela Lano che "lavora" - quindi pagata - per  l'Irib;  collaboratori messi in croce perché pubblicano libri; altri "collaboratori"  che  non si sono mai visti; carambole concettuali che portano a qualsiasi link  di  altri siti, come in un domino demenziale, ecc.).
  La redazione risponderà dunque, se lo riterrà necessario, alle provocazioni  solo attraverso querele per diffamazione. Per tutti gli altri casi,  continuerà  a ridere e a ringraziare chi le dà così tante occasioni per passare qualche  ora  in allegria.
 La Redazione di Infopal   

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Giovedì 10 Giugno,2010 Ore: 14:58