Mi trasferisco a Milano se non la smettete col “caro”

di Renato Pierri

Non mi piace parlare male di una città bella alla quale sono affezionato e nella quale vivo da moltissimi anni, è un po’ come parlare male di un caro amico, ma come non notare le differenze? Rientro a Roma dopo un paio di settimane presso una cara figlia a Milano, e a darmi il bentornato sotto casa è la lunga fila di cassonetti stracolmi di spazzatura, e la spazzatura a terra intorno ad essi. Un po’ di tristezza pensando che non ho visto niente del genere a Milano, e un po’ di rabbia se penso alla cifra che pago per la tassa sui rifiuti. Sto per immettermi sulle strisce pedonali e le macchine mi sfrecciano davanti come se fossi invisibile. A Milano stavo persino in imbarazzo quando attraversavo la strada sulle strisce pedonali. Si fermano gli automobilisti appena ti vedono e per far passare i pedoni sono capaci di formare una coda di auto dietro la propria. Ma la cosa che mi ha stupito è che persino gli autobus si fermano per lasciar passare i pedoni, e non ci crederete, ma in centro si è fermato un tram per far passare me e mia figlia. A Milano, forse mi sbaglio, non so, ma mi è sembrato d’essere più rispettato. Un vecchio signore in bicicletta doveva scendere dal marciapiede, si è fermato anche se aveva il tempo di farlo, ha aspettato che io vi salissi e mi ha detto: “Sono io in difetto”. Una signora in macchina che proveniva da una curva mi ha chiesto scusa con un cenno della mano poiché non si è fermata sulle strisce pedonali. Infine: nel bar e nei negozi non mi chiamano “caro”. Qui a Roma nel quartiere dove abito c’è un’inflazione di “caro”. Ti danno del tu e ti chiamano “caro”: “Che cosa prendi caro?”. “Quanto le devo signora?”. Mi dice il prezzo e aggiunge un “caro”. Anche le signore cinesi che gestiscono un bar, mi chiamano “caro”. Anche il fruttivendolo del Bangladesh mi chiama “caro”. Basta, per favore, con questo “caro”. Volete proprio che mi trasferisca a Milano? Dimenticavo: persino i cani milanesi sono più rispettosi dei cani romani. Ne ho incontrati moltissimi nelle mie passeggiate al Parco Lambro, nessuno mi ha abbaiato contro. Ai cani romani non piace il mio berretto e sono sempre li ad abbaiare. Ai cani milanesi non importa nulla del mio berretto, non ci badano proprio. Si fanno i fatti loro.
Renato Pierri



Domenica 07 Ottobre,2018 Ore: 16:37