Manchester. Nessuna colpa da parte nostra?

a cura di Renato Pierri

Mi limito a trascrivere alcune righe dal libro del filosofo e scrittore Alain Badiou.
“Anziché assumersi il compito gravoso di costituire degli Stati... si può semplicemente distruggere gli Stati... In fin dei conti in alcune aree geografiche dotate di ricchezze naturali, si possono creare della zone franche, anarchiche, in cui non c’è più lo Stato, in cui, di conseguenza, non c’è più con un mostro temibile qual è pur sempre uno Stato, per quanto debole... In una zona in cui ogni vera potenza statale è scomparsa, l’intero microcosmo delle imprese opererà senza grandi controlli. Vigerà una sorta di semianarchia, di bande armate controllate o incontrollabili, il che non impedirà lo sviluppo degli affari, e anche meglio di prima... Le imprese, i loro rappresentanti, gli agenti generali del capitale possono perfettamente negoziare con le bande armate, e per certi versi addirittura più facilmente che con gli Stati costituiti... Per indicare queste nuove pratiche imperiali, ossia distruggere gli Stati piuttosto che corromperli o sostituirsi ad essi, ho proposto la parola «zonizzazione». Ho proposto di dire che all’imperialismo che creava degli pseudopaesi frazionati alla carlona, si potevano sostituire, in Africa, in Medio Oriente o in diverse regioni dell’Asia, alcune zone infrastatali, che sono in realtà zone di saccheggio non statalizzate” (Alain Badiou, Il nostro male vien da più lontano, Einaudi Editore, pagg. 17, 18, 19).
Alle pagine 52 e 53: “L’assassinio con i droni è più comodo, perché non c’è neppure bisogno di uscire dal proprio studio. Né Obama, né Hollande si privano di questi mezzi... Ma trattandosi di droni, sono emerse alcune statistiche: per un morto realmente mirato (poniamo un capobanda), ci sono in genere nove vittime collaterali – persone qualsiasi, i bambini della zona. Per uccidere dieci avversari, bisogna uccidere novanta persone che non c’entrano niente. Ecco cos’è il drone. Se quindi moltiplichiamo gli omicidi compiuti dai droni, come quelli disposti per tutto il suo regno dal placido e risoluto Obama, otteniamo ben presto centinaia e centinaia di persone che sono state massacrate per nulla. Se dunque si definisce barbaro il fatto di uccidere delle persone per nulla, gli occidentali sono barbari tutti i giorni, questo bisogna saperlo. Semplicemente, nel primo caso di barbarie, la barbarie dei barbari, abbiamo un omicidio di massa rivendicato e suicida. Nel caso della barbarie dei popoli civili, è un assassinio di massa tecnologico, dissimulato e compiuto....
Se si confrontano i morti nei conflitti iracheni, afgani, palestinesi, e via dicendo, si registra in media un morto da una parte per venti dall’altra... Prendiamo il caso di Gaza: 2000 morti sul fronte palestinese, tra i quali 450 bambini. Allora, tutto questo è civiltà? Solo perché a uccidere sono degli aerei che dilaniano, disintegrano e bruciano le persone, e non dei giovani imbecilli che sparano nel mucchio prima di suicidarsi? Gli assassini sono dei giovani fascisti che assomigliano alle milizie di Pétain, e agiscono per motivi loschi, letali e inoltre privi di un reale contenuto. Ma per nessuna ragione al mondo si può considerare che, per quella gente lì, gli eserciti occidentali rappresentino la civiltà. E’ qualcosa di completamente inammissibile”.
Renato Pierri



Venerdì 26 Maggio,2017 Ore: 11:03