Lettera
ANGELI E DEMONI: L’INVISIBILE CREATO

di Maria Teresa D’Antea

Si è concluso lunedì 31 ottobre scorso il primo corso di teologia dedicato alla realtà invisibile degli angeli e dei demoni. Ha sviluppato il tema don Sandro Lusini nella sala delle conferenze del palazzo abbaziale di Orbetello, seguito in tutte e cinque le lezioni da una apprezzabile presenza di pubblico. C’è la diffusa ed errata convinzione che i corsi di teologia siano solo per coloro che già abbiano una cultura teologica e quindi si autoescludono tutti i fedeli che si ritengono “ignoranti”. Purtroppo, in quanto cattolici, ignoranti lo siamo un po’ tutti, conosciamo veramente molto poco le Sacre Scritture, al contrario dei nostri fratelli cosiddetti separati che invece le Scritture le leggono, le approfondiscono e vi ricorrono sempre per pregare.
Il cattolico in genere si accontenta della formula rituale, la preghiera imparata a memoria e ripetuta all’infinito, spesso, ahimè, con la testa altrove. Noi cattolici abbiamo paura di pensare la Parola di Dio, abbiamo una specie di blocco mentale di fronte alla grandezza scritturale e preferiamo rifugiarci come bambini nelle rassicuranti formule mnemoniche, dimenticando l’ammonimento di Dio che ci dice: “Il mio nome non è consuetudine”, cioè Lui non è abitudine, non è ripetizione, non è formula magica. Per questo da alcuni anni la diocesi organizza corsi di cultura religiosa a cui dovremmo correre tutti in massa, considerata la grande ignoranza che ci caratterizza. E questa ignoranza ha un ruolo rilevante anche per quanto riguarda il tema degli angeli e dei demoni. Da un pezzo la Chiesa aveva smesso di parlare di presenze invisibili angeliche e demoniache, forse perché frenata dal presunto razionalismo di oggi. Ma la cultura della scienza esatta, della dittatura della tecnologia, del razionalismo dogmatico ha rimesso in circolo nella società uno strano proliferare di sette sataniche, di sedute spiritiche, di maghi e di maghe da far pensare al ritorno imminente di un nuovo medioevo. La Chiesa quindi crede opportuno fare chiarezza e, forte della sua dottrina, dell’autorità delle Scritture, dell’esperienza dei suoi santi, ripropone il tema degli angeli e dei demoni alla luce della Grazia portata da Gesù.
Don Sandro Lusini quindi parte dagli angeli della Bibbia ebraica, dove essi sono sempre figure di Jhwh, per arrivare agli angeli dei vangeli, in cui è manifesto che essi collaborano al piano salvifico di Dio. Ma accanto agli spiriti buoni ci sono, nella realtà invisibile, anche gli spiriti malvagi, il cui progenitore è satana, il primo angelo che usò la sua libertà per dannare se stesso e fu seguito da una schiera di angeli che si identificarono in lui e non in Dio. Che rapporto hanno questi spiriti con l’uomo? I razionalisti, ovviamente, di fronte a questa domanda si fanno una bella risata. Sappiamo però di quanto poca ragione siano sovente dotati i razionalisti e quindi chi è attento, al di là del mondo visibile, anche all’invisibile, vede e comprende quanto siano attivi i malvagi che, proprio perché non si vedono, sono molto subdoli. Non per questo si deve credere che la grande dignità dell’uomo, derivante dalla sua libertà, sia inficiata da queste presenze invisibili. Nella sua libertà, l’uomo ha sempre il grande potere di dire no o di dire sì. Nelle tentazioni più elementari, quelle cioè in cui noi facciamo venir meno la nostra umanità, un nostro sì apre la porta a satana che saprà poi come proseguire i suoi buoni uffici. Basta tuttavia un umile ricorso all’aiuto di Cristo o di Maria, che l’hanno sconfitto, per riappropriarci della nostra identità umana e divina.
Maria Teresa D’Antea



Lunedì 07 Novembre,2016 Ore: 16:07