Lettera
Siamo tutti Charlie Hebdo... una volta sì e una volta no

di Veronica Tussi

Due pesi e due misure, eh? Quando pubblicavano vignette cafone di infimo livello con la Madonna a gambe aperte che partoriva Gesù Bambino, quando sbeffeggiavano Maometto e Allah, quando raffiguravano il Padre sodomizzato dal Figlio a sua volta sodomizzato da un triangolo che rappresentava lo Spirito Santo, erano tutti Charlie Hebdo. Adesso che hanno paragonato le vittime del terremoto a lasagne al sugo, nessuno più è Charlie Hebdo.  E’ ovvio, sin troppo ovvio che la legge civile non può e non deve proibire la pubblicazione di blasfeme idiozie pornografiche, ma esiste una legge morale della quale forse persone responsabili dovrebbero tener conto. E speriamo che qualcuno in cuor suo non avrà detto: “Vi sta bene”.
Veronica Tussi



Sabato 03 Settembre,2016 Ore: 18:53