Lettera
Il rispetto per gli animali

di Renato Pierri

Il lupo affamato sbrana l'agnello. Lo fa per necessità: deve sfamarsi, e poiché non si nutre d'erba come l'agnello, è costretto a nutrirsi dell'agnello. Ma anche se così non fosse, se uccidesse l'agnello senza necessità, non potremmo ugualmente affermare che il lupo è cattivo. Senz'altro però potremmo definirlo cattivo, qualora fosse un essere capace d'intendere e di volere e senza alcuna necessità sbranasse o tormentasse l'agnello. Non sappiamo fino a che punto la necessità di uccidere gli animali per trarne nutrimento giustifichi moralmente l'uomo. Non si comprende, infatti, perché il mio diritto di vivere, debba togliere lo stesso diritto all'agnellino. Ma così va il mondo. Una cosa però è certissima:  il mio diritto di divertirmi, non può togliere agli animali il diritto di vivere, così come il mio diritto di allevarli per trarne profitto, non mi consente di infliggere loro inutili, alle volte terribili sofferenze. I cacciatori, che uccidono gli animali per divertimento, e gli allevatori che non li rispettano, potrebbero essere paragonati all'ipotetico lupo capace d'intendere e di volere, qualora sbranasse o tormentasse l'agnello senza necessità.
Renato Pierri



Martedì 26 Aprile,2016 Ore: 19:07