Lettera
Misericordia. Il Figlio di Dio aveva idee diverse da Dio

di Renato Pierri

La notizia: «Il primo libro di Francesco: "Nessun peccato è troppo grande per Dio". E’ l'essenza del pontificato di Francesco: Dio è misericordia, nessun peccato è troppo grande ai suoi occhi. Il libro del Papa s’intitola:  "Il nome di Dio è misericordia" (Piemme), ed è  stato scritto col vaticanista Andrea Tornielli.  Sarà presentato a Roma il 12 gennaio (data di uscita in contemporanea in 86 Paesi) con la presenza di Roberto Benigni e diretta di Tv2000».
Evidentemente il Figlio di Dio, che era Dio, aveva idee diverse da Dio, giacché nel Vangelo si legge: “Per questo vi dico: ogni peccato o bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata... né in questo secolo né in quello futuro” (Mt 12, 31 - 32). Il che significa che esistono peccati così grandi agli occhi di Dio, da non poter essere mai perdonati. Ma in questo periodo piace, soprattutto al buon papa Francesco, un Dio disposto a perdonare tutto, a passare su tutto, e quindi possiamo anche ignorare quei due versetti del Vangelo. Non c’è il rischio, affermando che nessun peccato è troppo grande per Dio, di sminuire agli occhi dei fedeli la gravità di delitti come il traffico d’esseri umani, violenze su creature innocenti, sfruttamento minorile, torture, genocidi e via di seguito? E non c’è il rischio di urtare la sensibilità di chi è stato vittima d’azioni nefande? E non sorge, infine, se la misericordia di Dio è illimitata, un problema di giustizia? Beatitudine eterna allo spietato delinquente, allo stupratore, all’uccisore, al tormentatore pentito, e beatitudine eterna a chi nella vita ha fatto solo del bene, o alla vittima innocente del delinquente. Qualcosa non torna.
Renato Pierri 



Martedì 12 Gennaio,2016 Ore: 22:09