Lettera
Creazione della donna. Costola o zucca?

di Carmelo Dini

Il teologo Pietro Lombardo (Novara, 1100 – Parigi, 1160), si domandava il motivo per cui la creazione della donna sarebbe avvenuta dalla costola di Adamo e non dalla sua testa o dai suoi piedi. Il lettore prima di andare avanti a leggere, potrebbe provare a dare lui una risposta. Intanto sarà bene ricordare ai profani (i moltissimi i cristiani che non conoscono la Bibbia) che nella Genesi ci sono due racconti della creazione. La tradizione Javista riferisce che Dio creò prima l’uomo e poi la donna (Gn 2, 21 – 22); la tradizione sacerdotale, dal linguaggio più evoluto, racconta che “Dio creò gli uomini a norma della sua immagine; a norma dell’immagine di Dio li creò, maschio e femmina li creò” (Gn 1,27).  Molti cristiani ancora oggi prendono alle lettera i racconti della creazione, nonostante le incongruenze e le contraddizioni. In realtà cattolici e protestanti da tempo ormai sono d'accordo che i versetti delle Genesi relativi alla creazione, non possono essere assolutamente presi alla lettera. E' ovvio, però, che l'autore biblico, ricorrendo a quelle immagini, ha voluto dirci qualcosa. Secondo Pietro Lombardo, Dio creò Eva da una costola  di Adamo e non, ad esempio, dalla sua testa o dai suoi piedi, perché fosse non una dominatrice e neppure una schiava dell'uomo ma una sua compagna. Una spiegazione che lascia il tempo che trova, giacché sono infinite la parti del corpo delle quali il Creatore avrebbe potuto servirsi. Allora, magari per scherzare un po’,  mi sembrerebbe più logico ritenere che sia stata scelta una costola per il semplice motivo che ne abbiamo ben 24. E' difficile immaginare Adamo senza piedi e ancor meno senza testa. A ben riflettere, però, forse sarebbe stato giusto togliergli la zucca anziché la costola.
Carmelo Dini



Venerdì 30 Gennaio,2015 Ore: 20:48