Abbiamo tutti sotto gli occhi le immagini di Tugce Albayrak che sorride di un sorriso sereno, disteso. Questa ragazza turca di origine, figlia di Germania, dopo due settimane di coma profondo ha donato tutto, fino alla fine .

Ventitrè anni la sua età: offerta per salvare due ragazzine serbe dalle mani di un maniaco in un fast-food tedesco.

Resta un esempio di una santità laica, genuina, possibile, coraggiosa di vera “martire” secondo il significato del termine greco di testimone dei valori della dignità, della libertà e, quindi, anche della fede che affratella tutte le donne e gli uomini, al di là delle religioni e di tante cerimonie, spesso di facciata e di parte.

Tugce con la sua donazione totale, prima di una difesa della dignità e poi dei suoi organi al momento della dipartita terrena, è un esempio.

Una santa dei nostri giorni, una giovane da conoscere accanto a tanti altri che operano magari nel silenzio, ogni giorno, nella convinzione e testimonianza soltanto dei valori fondamentali.

Specie le giovani generazioni vanno aiutate a scoprire tali veri punti di riferimento contro l’effimero, il chiasso, le apparenze, le oceaniche manifestazioni che mascherano troppo spesso, invece, l’esigenza di essenzialità .

Quanti sono i santi che anche oggi percorrono le nostre strade…non soltanto coloro che vengono elevati agli onori degli altari!

Mario Pavan, Vicenza