Lettera
L’ETICA QUESTA SCONOSCIUTA

di Mario Pavan

Cercate prima di tutto il regno dei Cieli e la sua giustizia “ ammonisce il Vangelo , questo annuncio di gioia che dovrebbe animare ogni azione di tutti. Perchè il senso di giustizia è presente nell’animo di ognuno e sta nella coscienza, soprattutto e innanzitutto.
Ma da tempo, invece, da dopo l’assassinio di Aldo Moro e di tanti altri martiri (a proposito, speriamo che venga fatta, per tantissimi fatti , davvero chiarezza!), il vivere nella polis e il sentirci tutti veri protagonisti (?) nella comunità politica e nella democrazia (anche se imperfetta perchè NON diretta) vengono vilmente offesi dal tarlo delle tangenti, dal malaffare, dall’ingordigia e dalle collusioni d’interessi. E tutto con il furto del danaro pubblico che viene sottratto a noi cittadini. E ciò vergognosamente accade in un’Italia sì unita purtropp in questo: basta guardare allo scandalo EXPO e MOSE. Fatti che sono avvenuti e che ancora in parte continuano in un Lombardo-Veneto, territorio che non è per niente, nel malaffare di alcuni vertici partitici , impenditoriali ed economici secondo ad altre regioni . Altre regioni che, per troppo tempo ,erano ( e sono ancora ) indicate e demonizzate come le uniche e solite zone di latrocinio e d’illegalità.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra, in questo, però, bravi “polici “e “imprenditori “, sempre per ricorrere alle frasi senza tempo di un Vangelo da vivere!
Siamo stanchi di uno Stato, di regioni che vivono di apparenza, dove invece la forza del bello e del buono dovrebbero essere al centro di tutto: per l’uomo o non solo per qualcuno o figlio di qualcuno!
Dovremmo partire dall’etica che va insegnata e testimoniata come materia a scuola e ovunque , al di là del diritto quasi sempre dalla parte dei più furbi, di coloro che hanno di più e che si mettono nelle mani di avvocati e di una certa stampa spesso compiacenti .
Occorre gridare dai tetti fatti e notizie , scendere in piazza, riappropriarci dei valori di una Costituzione nata dal sangue e dall’intelligenza di testimoni e martiri laici!
E dire pane al pane e vino al vino: falsi in bilancio, appalti non consoni secondo le leggi e i regolamenti, raccomandazioni e scorciatoie nelle assunzioni…sono REATI!
Mario Pavan


Sabato 07 Giugno,2014 Ore: 17:56