Lettera
Palestina: Bocche cucite e borse aperte

di Luigi Fioravanti

"Durante i cordiali colloqui (nell'incontro tra Netanyahu e il Papa) - informa la nota della Sala Stampa del Vaticvano- è stata affrontata la complessa situazione politica e sociale del Medio Oriente, con particolare riferimento alla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, auspicando che si possa giungere quanto prima ad una soluzione giusta e duratura, nel rispetto dei diritti di entrambi i Paesi".
Chissà se almeno in privato, papa Francesco - non c'è nulla da sperare da parte di Napolitano, di Letta, di Bonino-, almeno in privato ha ricordato a Netanyahu l'Occupazione dei Territori Palestinesi che dura dal '46 in spregio delle Risoluzioni dell'Onu, le colonie ebraiche tutte illegali in continua costruzione nei Territori, il Muro e il sistema di apartheid costruiti intorno ai palestinesi, il furto dell'acqua e delle terre palestinesi, la demolizione delle loro case e lo sradicamento degli ulivi, la prigione di Gaza... Chissà: nei comunicati non c'è traccia. Bocche cucite sui diritti dei palestinesi disattesi e calpestati: per questi diritti, auspici, solo auspici. Bocche cucite sull'occupazione dei Territori palestinesi, ma borse e porte aperte, invece, al Quirinale, palazzo  Chigi e la Farnesina: per ogni sorta di affari e di intese tra il governo israeliano e quello italiano. Come per Netanyahu, i Palestinesi non esistono per i nostri governanti ( e i nostri media): nemmeno per gli auspici.
Luigi Fioravanti


Martedì 03 Dicembre,2013 Ore: 19:42