Lettera
PROGRAMMI PRIMA, ALLEANZE POI (ovvero ALLEANZE SUI PROGRAMMI)

di Giovanni Dotti

Egregio Direttore,

mi sta bene parlare delle possibili alleanze del Centro-Sinistra (vedi lettera di R. Caielli, ampiamente esplicativa del pensiero di Bersani), ma mi sia permesso esprimere la mia personale convinzione: si tratta di “tatticismi” (pure leciti e giustificabili in politica) che però non servono a fare chiarezza presso gli elettori, né tradizionali né possibili, i quali preferirebbero un discorso serio sulle proposte e sui programmi. PRIMA i PROGRAMMI, POI le ALLEANZE ! Si mettano quindi d’accordo preventivamente tutte le forze politiche che potrebbero concorrere alla formazione della “NUOVA ALLEANZA” di CENTRO-SINISTRA (perché disunite resterebbero solo delle “debolezze”, come già avvenuto in passato), discutano pure appassionatamente ma alla fine tirino fuori responsabilmente un programma accettato da tutti: evidentemente ognuno dovrà rinunciare a qualcosa (ad es. Vendola si accontenti della legalizzazione delle unioni di fatto ma rinunci al matrimonio omosessuale) o accettare qualcos’altra poco gradita, ma sui temi di fondo si trovi al più presto un accordo qualificante (soprattutto per ciò che riguarda la vita quotidiana dei Cittadini come: lavoro, pensioni, tasse, I.M.U., (mini)patrimoniale o tassa sulle grandi ricchezze, lotta all’evasione fiscale, Giustizia, Scuola, Sanità e assistenza sociale, tagli netti ma equilibrati alla spesa pubblica e alla politica, riduzione o abolizione delle province, abolizione degli enti inutili, riduzione del numero dei politici a tutti i livelli, ecc. ecc.). Unità sui programmi anzitutto, il che significa “litigare prima”, ma marciare uniti poi ! Perché GLI ITALIANI PER VOTARLO VOGLIONO SAPERE QUELLO CHE LI ASPETTA SE VA AL GOVERNO IL CENTRO-SINISTRA, e NON VOGLIONO GOVERNI LITIGIOSI, INSTABILI E INCONCLUDENTI COME IN PASSATO. Il resto è meno importante e fa parte dei tatticismi, della vecchia politichetta e dovrebbe venire dopo: le alleanze dovrebbero formarsi “naturalmente” intorno ad un programma condiviso. Che dovrebbe impegnare tutti ed essere poi rispettato. Si chiedano i politici cosa la gente si aspetta da loro, facciano eventualmente dei sondaggi per conoscere i veri bisogni e le aspettative della gente “normale” che non vive di politica ma del proprio lavoro (augurandoci che non manchi!).

Solo se i politici riusciranno a farsi capire, palesando alla gente ciò che intendono fare realmente, la coalizione di Centro-Sinistra potrà risultare vincente alle prossime elezioni politiche e potrà dare all’Italia un governo stabile e credibile sia all’interno che in campo internazionale (e tutti sappiamo quanto ce n’è bisogno!).

Varese, 29 agosto 2012

Giovanni Dotti



Mercoledì 29 Agosto,2012 Ore: 18:42