Lettera
La vita delle altre
di Maria Antonia Stefanino Napoli
E' difficile far emergere la ragione quando sei soffocata dall'indignazione, ma ci proverò. Come si può permettere che tante fra di noi, per molte, dopo una vita spesa a sinistra oggi debbano sperare nell'intuito di Bossi, che vede la difesa delle pensioni come unica possibilità di sopravvivenza politica alla cannibalizzazione estrema del pensiero tardo liberista. Io già in età acerba comunista, figlia di un quartiere operaio che non lasciò sola mia madre vedova a 39 anni e con ben 7 di noi, anzi osammo anche studiare. Come può Emma Marcecaglia definire una follia la patrimoniale?, e senza pudicizia in un fronte sinergico ampio e con insospettabili sotenitori anche fra sinistri figuri che si collocano a sinistra, mettere mano alla devastazione del diritto alla pensione dei lavoratori, del mondo in cui spesso lavoro e fatica coincidono. Si perchè il silenzio sulla pensione degli autonomi, comprese quelle dei giornalisti la dice lunga. E come può quel che resta del PD dire ni ok se non li userete come cassa. Non è cosi che è stato usato il nostro TFR già versato per le spese correnti, come a dire quest'anno con il soldi di lavoratori e lavoratrici ci pago le bollette della luce sperando che l'anno prossimo possa averne a sufficienza per rendere questo e pagare quelle a venire in un mondo che vede solo il segno meno. E' un furto.Non vi racconterò la vita delle altre quelle che non sono finite a sx a fare le giornaliste le attrici ecc., lo ricordate Virzì in "Caterina va in città". Vi risparmio la lacrimosità di frittate di pasta all'alba per quando i figli tornano da scuola ,di tempo rubato al sonno per leggere e studiare, di un unica auto in famiglia per pagare un mutuo e le conseguenti corse dietro a bus che non arrivano mai, di una vita senza senza scuole a tempo pieno, vivo al sud, senza asili nidi pubblici, senza nonni, i miei sono deceduti entrambi giovani. Ma ad uno straccio di diritto quello alla pensione dopo 35 anni di lavoro con contributi e altro in nero, NO non son disposta a rinunciare, e la smettessero con la favoletta dell'allungamento della vita media, un professore di statistica ebbe a dirci: "I numeri messi sotto tortura prima o poi confessano". Dal 93 al 2005 ben l'8% del pil pari a 120 miliardi di lire è finito dalle tasche dei lavoratori a quelle delle imprese e del 10% cento dei dententori di ricchezza del paese ,effetto della sterilazzazione delle retribuzioni volute dal governo Ciampi, anche all'ora ci dissero per dare un futuro alle giovani generazioni. Oggi paghino chi quei soldi li ha trasferiti nei propri patrimoni personali e poi alle isole Cayman. La Marcegaglia difende il suo e i suoi, il PD dal partito leggero di D'Alema al partito evascente di Bersani, tace ormai imprigionato in un consenso raccattato attraverso l'esercizio della rappresentanza nelle istituzioni, ma anche senza elezioni alle porte per molte di noi è il momento di passare dal se non ora quando all'ADESSO BASTA. Maria Antonia Stefanino Giovedì 25 Agosto,2011 Ore: 19:00 |