Se alla signora Grazia viene un infarto?

di Francesca Ribeiro

Grazia, simpatica vedova, ottantantrè anni e passa, che incontro ogni tanto al supermercato Panorama di Via Tiburtina a Roma, l'altra mattina era agitatissima. Abita nella case popolari del Comune, e questo le permette di sopravvivere con una modestissima pensione. Motivo della sua ansia? Una lettera raccomandata, con la quale le comunicano che ha un debito di 3.020 (tremilaeventi) euro verso il Comune. Mi ha mostrato la lettera qualsi piangendo, ed ho potuto tranquillizzarla, giacché era un documento vago, senza nessuna spiegazione sul perché la signora, che mi assicura aver pagato sempre regolarmente l'affitto, avrebbe maturato questo debito. Una lettera vaga, sì, con scritto però chiaramente che la somma deve essere versata entro e non oltre 20 giorni. Ora, poiché la signora Grazia d'affitto paga euro 60,45 e di oneri accessori euro 26,22, come avrebbe fatto ad accumulare un debito di 3.020 euro? Sicuramente un errore da parte della Romeo Gestioni, e per questo le ho consigliato di ignorare il sollecito di pagamento. Però, vorrei chiedere al Sindaco di Roma: se alla signora viene un infarto di chi sarà la responsabilità? Della Romeo Gestioni? Dell'Assessore al Patrimonio? Oppure di chi?

Francesca Ribeiro
Roma



Domenica 12 Dicembre,2010 Ore: 16:02