Lettera
In un paese civile e cristiano

di Miriam Della Croce

In un paese civile e cristiano, dove moltissima gente si agita al solo pensiero che siano tolti i crocifissi dalle aule scolastiche, in un paese civile e cristiano ove ha sede la Chiesa, come si risolve il problema di una mamma che dà alla luce un bambino e guadagna solo 500 euro al mese? E' sin troppo ovvio. Interviene lo Stato del paese civile e cristiano e aiuta la mamma ad allevare dignitosamente il suo bambino. Se a qualcuno, infatti, venisse la crudele idea di togliere il piccolo alla madre, ci sarebbe una sollevazione popolare, e soprattutto la sollevazione indignata della Chiesa, la quale, se si agita al solo pensiero che si tocchi un embrione,  figurarsi se potrebbe mai accettare che si tocchi un bambino! Eppure i giudici del Tribunale di Trento hanno sottratto il bimbo appena nato alla povera mamma povera, come se fosse un cagnolino.  Nel bel paese civile e cristiano i crocifissi non si toccano, e gli embrioni neppure, i bambini sì, e pure le loro mammine, giacché contano meno degli embrioni e meno dei crocifissi di legno.
Miriam Della Croce


Venerd́ 23 Luglio,2010 Ore: 11:09