Lettera
La religione in Italia, l'amore gay e le bistecche di maiale

di Renato Pierri

Per Maurizio Lupi, vicepresidente Camera e componente Pdl della Vigilanza, quanto avvenuto nella trasmissione "Isola dei famosi"  è inaccettabile: «Aldo Busi ha insultato, davanti ad una platea di milioni di telespettatori, il Papa. La Rai dovrebbe fare servizio pubblico, non mandare in onda a pagamento trasmissioni e personaggi che offendono il Santo Padre e tutti i credenti».
E quale l'insulto tremendo e l'offesa a milioni di telespettatori? Lo scrittore ha detto: «Il Papa che si scaglia contro gli omosessuali. E l’omofobo è un omosessuale represso». Gravissimo! E di tutte le offese agli omosessuali davanti  ad una platea planetaria da parte della Chiesa, non vogliamo tener conto? E i preghiudizi contro gli omosessuali, che hanno spinto non pochi giovani al suicidio, sono quisquilie?
 
Il mio amico Renato Pierri in una lettera di qualche anno fa chiedeva provocatoriamente perché un omosessuale non quereli il Papa.
 
La trascrivo.
Miriam Della Croce
 
 L’Unità; Il Manifesto 26 maggio 2006
La religione in Italia, l'amore gay e le bistecche di maiale 
Gentile direttore, non sarebbe opportuno che giornalisti e scrittori si limitassero a parlare di ciò che conoscono? Non è la prima volta che Corrado Augias affronta temi religiosi, e non è la prima volta che afferma cose, per essere generosi, inesatte. Un giovane omosessuale gli scrive accorato ( La Repubblica  24 maggio) , sentendosi "per l'ennesima volta insultato dal papa per le sue parole sull'amore gay", e lui lo consola cosi: "Il papa ha ogni diritto di esprimere riprovazione per una forma di amore giudicata "contro natura". Sarebbe come dire: "Il papa ha ogni diritto di insultare". Non è assolutamente possibile stabilire in base al vangelo, ed alla ragione, ovviamente, che gli atti di omosessualità siano peccaminosi. Bisogna ricorrere all'Antico Testamento, ma in questo caso il papa avrebbe anche tutto il diritto di affermare che coloro che mangiano bistecchine di maiale sono abominevoli (cf Levitico 11, 7), oppure che se un uomo giace con una donna che ha le mestruazioni, sarà impuro per sette giorni, e se tocca un mobile dove la povera impura si è seduta, sarà impuro fino a sera, e via di seguito ( cf Lv 15 ). La posizione della Chiesa riguardo all'omosessualità si basa solo  su assurdi pregiudizi,  che non trovano reale fondamento nelle Scritture, e contrastano palesemente con la ragione.  Ma vogliamo smetterla una volta per tutte di affermare che si ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, anche quando queste sono ingiuste e, se espresse pubblicamente da uomini di potere (temporale o spirituale), perniciose? L'amore omosessuale è di serie B; deduzione logica:gli omosessuali sono uomini di serie B. Un tempo le opinioni della Chiesa sono costate roghi materiali, oggi costano ancora roghi psicologici. Vogliamo degnarci di entrare nel merito di certi giudizi? Qualcuno riconoscerebbe al Capo dello Stato  il diritto di esprimere opinioni simili a quelle di Hitler? Oppure qualsiasi opinione è degna di rispetto per il solo fatto che proviene dalla Chiesa? Potrà sembrarle una provocazione, gentile direttore, però io mi chiedo perché un omosessuale, "peccatore" innocente, non quereli il papa. 
Renato Pierri


Sabato 20 Marzo,2010 Ore: 18:09