Lettera
Uno dei pių gravi delitti. Ma la sanzione?

di Miriam Della Croce

Sul delitto di abuso sessuale sui minori commesso da un prete


Padre Federico Lombardi ha affermato che nel diritto canonico "il delitto di abuso sessuale di minori è sempre stato considerato uno dei più gravi fra tutti". Strano però che il portavoce vaticano non spieghi perché un delitto considerato tra i più gravi fra tutti non preveda sanzioni rispondenti alla sua gravità. Quando l'arcivescovo Jose' Cardoso Sobrinho scomunicò i medici che avevano fatto abortire una bimba di nove anni, violentata dal patrigno e incinta di due gemelli, il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Rino Fisichella, ebbe a scrivere su L'Osservatore Romano (15 marzo 2009): "La stessa collaborazione formale costituisce una colpa grave che, quando è realizzata, porta automaticamente al di fuori della comunità cristiana. Tecnicamente, il Codice di diritto canonico usa l'espressione latae sententiae per indicare che la scomunica si attua appunto nel momento stesso in cui il fatto avviene". Quei medici fecero abortire la bambina, poiché portare a termine la gravidanza avrebbe comportato gravi rischi per la sua salute. Eppure quei medici, secondo la Chiesa (non secondo Dio, grazie a Dio) sarebbero fuori della comunità cristiana, mentre il prete che si è macchiato di uno dei "più gravi delitti", resta nella comunità cristiana, magari dopo una bella segreta confessione. Così va il mondo.
Miriam Della Croce


Mercoledė 10 Marzo,2010 Ore: 15:33