Lettera
La religione impedisce di ragionare su specifici argomenti

di Veronica Tussi

 

 

Gentile direttore, un lettore su L'Unità del 23 febbraio, scrive: "Ogni tanto si sente dire che la religione impedisce di ragionare e che scienza e fede non possono andare insieme. A smentire questa affermazione basterebbe una lista di scienziati credenti". Quando si dice che la religione impedisce di ragionare, si vuole intendere che su specifici argomenti i credenti sono costretti a rinunciare alla ragione, ma non che non abbiano in genere la capacità di ragionare. Un paio di esempi: una donna sposata, con figli, viene abbandonata dal marito; trova una brava persona con la quale forma una nuova famiglia. Per la Chiesa quella donna è in continuo peccato e non può ricevere la comunione. Uno scienziato cattolico, su questo argomento, se vuole essere fedele al Magistero (non a Dio ovviamente) deve rinunciare alla ragione. Altro esempio (ma sono infiniti!): uno scienziato cattolico in linea col pensiero della Chiesa non potrà ragionare sul ricorso ai contraccettivi artificiali, pur sapendo che servono ad evitare gravidanze indesiderate e malattie. Se vuole dar retta alla Chiesa, dovrà rinunciare alla ragione. Diverso e più complesso è il discorso se la fede in Dio possa conciliarsi con la scienza.
 
Veronica Tussi


Marted́ 23 Febbraio,2010 Ore: 16:22