Lettera
Mele marce nella Chiesa

di Elisa Merlo

La trasmissione di Gad Lerner ( 8 febbraio) era dedicata al caso Boffo, ma si è anche parlato del libro Vaticano Spa di Gianluigi Nuzzi. Si è parlato insomma delle gigantesche mele marce presenti nella Chiesa. Non vederle e non eliminarle significa essere non dico parimenti guasti dentro, ma perlomeno ciechi. Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 961 recita: "«Comunione dei santi» significa anche la comunione delle «persone sante» nel Cristo che è «morto per tutti», in modo che quanto ognuno fa o soffre in e per Cristo porta frutto per tutti". Se è valido questo principio, dovrebbe essere valido anche il principio che quanto ognuno fa o gode in e per il demonio, porta frutto per tutti. Insomma le gigantesche mele marce della Chiesa in qualche modo fanno marcire tutta la Chiesa. Abbiamo una Chiesa santa e marcia ad un tempo. Resta da stabilire se la santità riesca a superare il marciume, però anche se le cose stessero così, non sarebbe ugualmente una bella consolazione, soprattutto se scopriamo che gigantesche mele marce si trovano proprio là dove dovrebbero essere un'assoluta rarità, o non esserci per niente.
 
Elisa Merlo
 
P.S. A proposito: dalla Chiesa aspettiamo ancora un'esauriente spiegazione del perché la salma di Enrico De Pedis, uno dei boss della Magliana, riposi dolcemente nella Basilica di Sant'Apollinare.


Marted́ 09 Febbraio,2010 Ore: 17:04