Lettera
Sono un po' cattiva

di Miriam Della Croce

Se avessi la possibilità, con una meravigliosa magia, di tornare indietro nel tempo e di impedire il brutto episodio di Milano, io la magia la farei immediatamente. Sono contraria, infatti, ad ogni forma di violenza. Sono contenta che a Berlusconi non sia accaduto di peggio, e spero con tutto il cuore che torni in perfetta salute al più presto. Però, forse sono un po' cattiva, ed infatti me ne vergogno tantissimo, non posso fare a meno di fare una riflessione, anche perché non voglio essere ipocrita, soprattutto con me stessa. Dunque: in questo povero mondo le violenze sono continue, e a subirle di norma sono i più deboli, soprattutto donne e bambini. Accade ogni tanto, ed è quasi un miracolo, che a subire violenza siano i forti, i potenti. Ora, quando vedo persone deboli, e soprattutto donne e bambini, maltrattati, feriti o magari anche uccisi, la mia angoscia è tanta. Ultimamente ho provato una gran pena per quel giovane massacrato di botte sino a morire, debole e indifeso, il povero Stefano Cucchi. Bene, quando vedo che a subire violenza è un uomo forte e potente (ripeto: mi vergogno tanto a dirlo), la mia angoscia, non so perché, è assai minore. E per essere proprio sincera fino in fondo, dirò che se l'uomo forte e potente è anche presuntuoso e piuttosto arrogante, allora, confesso (posso?): la mia pena scema ancora un poco. Io sono fatta così, sono un po' cattiva.
Miriam Della Croce


Mercoledì 16 Dicembre,2009 Ore: 15:09