Lettera
Il dovere dello Stato

Renato Pierri

Caro direttore, se scoppia un incendio nel nostro amato Paese, la nostra cara patria, e qualche vigile del fuoco ci rimette la vita per spegnerlo, gli uomini di governo nulla hanno da rimproverarsi per aver messo a repentaglio la vita dei vigili, poiché spegnere l'incendio era cosa necessaria ed inevitabile. Al più dovrebbero farsi qualche rimprovero qualora non avessero fatto tutto il possibile per mettere i vigili nelle condizioni di lavorare nella massima sicurezza. Lo stesso discorso vale per poliziotti e carabinieri qualora ci rimettano la vita per la sicurezza dei cittadini, e  per i soldati qualora il nostro territorio sia minacciato da altre nazioni. La necessità e l'inevitabilità giustificano gli uomini di governo e il Capo dello Stato. Qualora però necessità ed inevitabilità non sussistano, e mi pare che sia il caso della presenza dei nostri militari in Afghanistan, giacché nessuno sta minacciando il nostro territorio, uomini di governo e Capo di Stato molto hanno da rimproverarsi. E davvero non mi pare opportuno, come ha fatto un militare  nella trasmissione Ballarò (17 settembre - Rai 3) parlare di amore di patria, di difesa della libertà, di dovere dei soldati e via di seguito. Il dovere dello Stato è di salvaguardare innanzi tutto la vita dei propri cittadini, militari compresi, anche se volontari.

Renato Pierri



Venerd́ 18 Settembre,2009 Ore: 14:19