Il primo mese dell’anno islamico è il mese di Muharram, (680 d.C.) il mese in cui l’Imam Husseyn, figlio del Primo Imam Ali, e nipote del Nobile Profeta versò il suo sangue unitamente ai suoi fedeli nella pianura di Karbala. Tale avvenimento, unitamente all’Annunciazione fatta dall’ Angelo Gabriele a Muhammad, pace su di lui e sulla sua Famiglia, ed all’episodio di Ghadir Khum ove Allah tramite il Suo servo Muhammad, completò la Rivelazione istituendo l’Imamato, costituisce uno degli avvenimenti il cui contenuto racchiude un immenso tesoro spirituale, punto di riferimento per tutti coloro, credenti, senza eccezione alcuna, che a Lui si sono sottomessi.

Il decimo giorno del mese di Muharram (Ashura), è il giorno in cui le manifestazioni di cordoglio concludono il ciclo di commemorazioni, iniziato in seno all’Ummah, il primo giorno del mese nel ricordo della morte dell’Imam Husseyn, “il signore dei martiri”, con manifestazioni in tutto il mondo islamico che rinnovano idealmente lo stesso rapporto di fedeltà che si stabilì il giorno di Ashura tra l’Imam Husseyn ed i suoi seguaci.

Nonostante siano passati tanti secoli, il ricordo dell’Imam Husseyn e della sua meravigliosa epopea è scolpito a caratteri indelebili nel cuore dei sinceri musulmani. Ha, senza dubbio, del miracoloso il fatto che Ashura dopo tanti secoli sia per i musulmani un insegnamento vivo e operante, operante per mezzo della Fede. Ashura tra le tante cose, c’insegna anche che per il Credente è importante battersi per i propri principi qualunque sia il risultato nel nostro sforzo, del nostro Jihad sulla Sua Via. Che si vinca o si perde su questa terra non ha nessuna importanza, il credente è chiamato a fare il suo dovere, sapendo che la sua ricompensa è presso il Suo trono e non su questa terra sulla noi siamo come pellegrini.