No all'islamofobia
Lettera aperta ai veri credenti nell'Islam ed in loro difesa

di La Comune

Ci rivolgiamo a voi forti della fiducia costruita attraverso lo scambio e grazie all'impegno condiviso con molti di voi per migliorare la vita di tutte e tutti in questo paese. È qualcosa che coltiviamo insieme da anni, avvalorando ciò che ci unisce e al tempo stesso riconoscendo con rispetto e lealtà le differenze tra le nostre concezioni di fondo. Rinnovare e rafforzare tutto questo ci sembra fondamentale oggi perché siamo consapevoli della doppia aggressione che state subendo.
I massacri e gli orrori che l'Isis sta perpetrando per affermare il suo dominio colpiscono tutte le popolazioni dell'area. Questo mostro che noi definiamo neonazista si accanisce particolarmente contro le donne e le minoranze religiose – soprattutto cristiane e yazide – ma non risparmia nessuno, sterminando chiunque non si sottometta al suo progetto reazionario. Perciò sono bersagliate e destinate ad esserlo ancora di più anche le popolazioni musulmane, sunnite o sciite che siano, che giustamente ritengono usurpato e offensivo il richiamo che l'Isis fa all'Islam e al Corano. Lo stanno denunciando numerose guide spirituali riconosciute in tutta la umma islamica, ma soprattutto lo sente, pensa e dice la stragrande maggioranza dei veri credenti in Allah.
Ciò nonostante i sinceri musulmani che come voi vivono in Europa o in America sono aggrediti dagli Stati, dalla politica e dalla stampa occidentali. Ogni musulmano è strumentalmente assimilato all'Isis o ad al-Qaeda, nei fatti additato come membro o sostenitore dell' "integralismo islamico". Tutto ciò sparge ulteriore veleno, alimenta nuovamente nella società un razzismo che ha già provocato tanta violenza e dolore. Vi esprimiamo la nostra solidarietà e siamo sicuri che la pensa come noi tanta altra brava gente che vive in questa parte di mondo.
Ciò che sta succedendo non è ineluttabile e si può contrastare insieme. Insieme possiamo essere solidali con chi concretamente sta cercando di fermare l'Isis, insieme possiamo reagire al tremendo pericolo che esso rappresenta per noi tutti, a cominciare dalle nostre madri, sorelle, figlie. Insieme possiamo contrastare e combattere il razzismo, in special modo quello contro le musulmane ed i musulmani, in nome di una comune umanità forte della consapevolezza e del rispetto delle sue differenze. Sono in gioco i destini di tutte e tutti. Come ci ha insegnato quel prezioso esperimento di pacificazione che appena tre anni fa milioni di donne e uomini di tutte le religioni e di tutte le nazionalità realizzarono proprio nel Maghreb e in Medioriente, in particolare in Egitto e in Siria, la strada è lunga e complicata ma esiste. Percorriamola insieme.



Sabato 13 Settembre,2014 Ore: 21:58