Minareti ? per ora no !

di Religions for peace, sezione italiana

Certo è un giorno triste per l’Europa quello del voto contrario alla costruzione dei minareti in Svizzera, come ha affermato il vescovo Gunnar Stalsett *, moderatore dell’ ECRL ( Consiglio europeo dei leaders religiosi ).
Si poteva immaginare quel paese immune da certe “resistenze”, in forza della sua lunga tradizione di accoglienza di profughi politici e religiosi della più varia provenienza.
Ma, in effetti, altro è accogliere con spirito ospitale gli stranieri nelle loro differenti identità, altro è considerarli, in prospettiva, non più stranieri, ma parte integrante del presente e del futuro nazionale.
Questo voto referendario dovrebbe essere rispettato ed “ascoltato” soprattutto da parte di chi lo trova più spiacevole ed inquietante e però, nello stesso tempo, sente maggiormente, rispetto ad altri, la responsabilità di promuovere una coesistenza positiva nel pluralismo, la cui realizzazione non può essere considerata un “parto” così facile …
D’altronde, rispetto ad un passato europeo, in fondo non così lontano, caratterizzato dal “Cuius regnum, eius religio”, l’orizzonte attuale di riferimento del diritto alla liberà religiosa è senz’altro più favorevole per noi oggi; non dovremmo dimenticare, al proposito, anche in questo momento di preoccupazione, che il popolo svizzero ha contribuito in larga misura alla crescita della cultura dei diritti umani.
Allora, piuttosto che lanciare anatemi, dovremmo intensificare il nostro impegno per avere “luoghi” ed occasioni per l’incontro, l’ascolto attento, la conoscenza reciproca non superficiale.
E’ questa una responsabilità concreta verso chi si sente minacciato, verso chi è percepito, ingiustamente riteniamo, come una minaccia, verso noi tutti che aspiriamo ad una “città” più vivibile, meno inquinata dai frutti amari delle paure reciproche.
01/12/09
 
Religions for peace, sezione italiana
++++++++++++++++++++++++++++++++++++
* “I was shocked to learn about the outcome of the referendum in Switzerland. I have lived there for  ten years and have learned to appreciate the openness and tolerance of the Swiss people. This is a most regrettable damage not only to the reputation of the people of Switzerland but also a great setback to building a Europe of integration and tolerance. On the global level there is every reason to be disturbed by a growing tendency towards fundamentalism and isolation in many countries”, said European Council of Religious Leaders (ECRL) Moderator, Bishop Gunnar Stålsett
 
 


Marted́ 01 Dicembre,2009 Ore: 17:21